SAVOCA – La conferenza dei servizi indetta dal comune di Savoca ha decido di negare l’autorizzazione alla società Sicobir di realizzare un ponte privato in cemento armato sul torrente Porto Salvo in località Fontanelle per agevolare l’accesso alla cava di gneiss di contrada Mandrazzi dalla strada provinciale 19. Il diniego condiviso anche dal comune di Santa Teresa di Riva ha determinato la società a ricorrere al Tar per l’annullamento della determinazione della conferenza dei servizi assunta nella seduta del 20 febbraio scorso. E chiede la condanna delle amministrazioni comunali di Savoca e Santa Teresa di Riva al risarcimento dei danni causati dal ritardo nella conclusione del procedimento, che quantifica in 1milione e mezzo di euro.
Per i due comuni un ponte sul torrente Porto Salvo potrebbe mettere in pericolo il centro urbano di Santa Teresa di Riva per il “tappo” che si potrebbe creare a monte dell’abitato nella zona di Cantidati.
La società Sicobit è di parere opposto sia perché il progetto ha ottenuto il parere positivo di compatibilità idraulica rilasciato dalla Regione, sia perché le opere non comportano modifiche all’idraulica dell’area come sottolinea in una nota. Il comune di Santa Teresa di Riva ha nominato proprio legale di fiducia l’avv. Carmelo Moschella mentre il comune di Savoca si è affidato all’avv. Cecilia Nicita.
Va anche detto, infine, che il comune di Savoca ha dato parere negativo alla richiesta della Sicobit di continuare l’attività estrattiva per altri quindici anni, per incompatibilità con il Prg. Anche per questo diniego c’è un ricorso davanti al Tar. La cava è inattiva da quasi un anno.