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domenica, Novembre 24, 2024
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Precari, in 24 rischiano. I figli ed i figliastri del supremo

SANTA TERESA DI RIVA – Proprio mentre sindaco e sindacati si confrontano sul nuovo orario di lavoro dei dipendenti comunali, ecco che si apre un nuovo fronte, quello della stabilizzazione dei precari: c’è posto solo per 8 su 32.

Il problema più grosso è che 24 precari rischiano di perdere il posto di lavoro: l’amministrazione comunale su 32 che lavorano per il municipio ha deciso di stabilizzarne soltanto 8 avendo programmato l’assunzione mediante regime speciale transitorio con “assunzione a tempo indeterminato” dal 2016 di 5 categoria C1, di 1 ciascuno delle categorie B1, B3 e A1. E gli altri 24 che fine faranno? La dotazione organica del comune di Santa Teresa di Riva in questo momento prevede 96 dipendenti, dei quali 32 sono lavoratori part time, ovvero precari o articolisti come si chiamavano una volta. 21 sono i posti vacanti in pianta organica che, se assunti, portebbe la popolazione del Palazzo a 117 dipendenti. Nel 2015 è stato programmato il prepensionamento di 5 dipendenti, 1 + 1 nel 2016 e 2017 e 6 nel 2018. Tutto stabilito con la delibera 1 del 5 gennaio di quest’anno, poi modificata con la delibera 25 del 27 gennaio con la quale l’amministrazione comunale stabiliva il nuovo riassetto degli uffici (tre direzioni e 18 servizi) e la nuova dotazione organica, avendo precedentemente stabilito che in organico non ci sono esuberi.

Ventiquattro precari sono col fiato sospeso. Il sindaco De Luca non vuole sentire ragioni: “Perché  dovrei stabilizzare tutti i 32 precari se alla comunità non servono? Dove sta scritto che bisogna assumere anche i fannulloni ? Me ne infischio dei fucili puntati io vado avanti per la mia strada, la strada del merito e sella produttività. Chi è pagato dai contribuenti per produrre solo chiacchiere e fare terrorismo sociale stia lontano da me … non sono armato di fucile ma so difendermi a mani nude”. Il segretario della Fp-Cgil, Francesco Fucile, ha chiesto un tavolo di confronto. “Il sindacato – scrive Fucile –  stigmatizza la decisione dell’amministrazione comunale di S.Teresa di procedere unilateralmente all’adozione del Piano Triennale del Fabbisogno di Personale 2014/2016, senza aver avuto cura di confrontarsi con le organizzazioni sindacali, nonostante la specifica e chiara legislazione in materia”. Inoltre “ritiene che la materia da trattare non si possa risolvere in una mera ricognizione delle posizioni da ricoprire sulla scorta dei pensionamenti, ma necessiti di scelte importanti e coraggiose che pongano al centro dell’attenzione tutti i lavoratori precari del Comune anche perché – annota Fucile – la legge di stabilità 2015 e la successiva legge regionale di recepimento, hanno dato la possibilità alle amministrazioni comunali di prorogare i contratti al 31.12.2015 per tutti i contrattisti in servizio”. Secondo i sindacati la delibera 5/2015 deve essere rettificata  perché “tutto il personale dipendente assunto a tempo determinato è indispensabile per l’assolvimento delle Funzioni fondamentali del Comune”. Insomma non ci dovrebbero essere figli e figliastri. 

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