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mercoledì, Ottobre 23, 2024
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Natale: il mistero dell’Incarnazione nella realtà di oggi

Sembra superfluo spendere altre parole per il Natale, ma fa sempre bene parlarne e ricordare il valore di una festa per tutti e di tutti. Questo grande mistero di Dio che si fa uomo in Gesù Bambino ci coglie di sorpresa e ci meraviglia ancora oggi sapere che è venuto a prendere dimora tra gli uomini ed assumere il corpo, le cellule, il sangue di ciascun credente. Dio è sceso sulla terra con un atto di amore e di umiltà per realizzare il suo piano di salvezza, diventando “un figlio degli uomini affinchè  gli uomini potessero diventare figli di Dio”.

Questa è la bella notizia: Dio si è fatto come noi per farci come Lui, innestando dentro di noi un ramoscello nuovo, sano e nobile per spezzare il nodo del peccato che aveva lacerato l’umanità antica e malata, cambiando il nostro destino di peccatori ed indicando la via della giustizia e della liberazione. Se apriamo la porta del nostro cuore a Gesù Bambino che viene in noi e siamo decisi di seguirlo, allora ha inizio una vita divina in noi e possiamo diventare viandanti gioiosi per il Regno di Dio.

La vita divina, che viene accesa nell’anima, è la luce che ha sconfitto le tenebre del male ed ha portato la pace, è l’amore che si dona gratuitamente e si prende cura dei fratelli, è l’unione che si stabilisce con Dio e garantisce un’intimità feconda perché si diventa una cosa sola con Dio. Da qui discende l’impegno del cristiano nella realtà di oggi verso il “prossimo”, colui che man mano si presenta dinanzi a noi e si trova nello stato di bisogno , anche se non è nostro parente, non ci è simpatico e non dovesse meritare il nostro aiuto. L’amore cristiano è senza confini, non vede stranieri, è sempre in vigore, non si allontana dalla degradazione morale e fisica. Cristo è venuto per riportare al Padre l’umanità perduta e vuole servirsi degli uomini di buona volontà che sappiano riconoscere la verità del Verbo che si è fatto carne nella stalla di Betlemme ed è divenuto pane vivo disceso dal Cielo nella Pasqua.

La festa che tutti, in ogni parte del mondo, attendono e preparano, pur con modalità diverse, ripropone ogni anno un tempo di gioia legato alla “nascita”, un germoglio di nuova umanità, la speranza di un futuro migliore, un progetto di prosperità e di benessere. Il nostro mondo si sta logorando a causa di uno sfrenato individualismo, della ricerca del piacere materiale e del profitto a tutti i costi, mettendo a rischio la sopravvivenza della stessa terra, ormai contaminata, corrotta e divisa sul piano ambientale, relazionale e sociale. Non resta che rinascere dall’alto e diventare come bambini che aspettano con fiducia l’intervento del Salvatore per riconciliare il mondo e portare a compimento l’opera di rinnovamento dell’umanità.

Il Natale è un mistero di rinascita universale” ed ha inizio, ogni volta che si celebra con fede, una nuova creazione, da cui scaturisce un nuovo stile di vita fondato sull’imitazione di Cristo, l’allontanamento dal peccato, la pratica della giustizia ed il rispetto dei comandamenti. Dalla manifestazione della grazia di Dio che salva tutti gli uomini possiamo apprendere, proprio in questo momento, l’urgenza di respingere ogni empietà e i desideri mondani per vivere con sobrietà, pace e pietà nell’ambito delle nostre relazioni quotidiane in riferimento alle promesse di Cristo Redentore.

Come Maria ha concepito e generato Cristo nel proprio grembo, adesso spetta a noi concepirLo e generarLo nel nostro cuore in umile atteggiamento di ascolto e di obbedienza, altrimenti non serve a nulla che il Verbo sia disceso in questo mondo e risultano inutili le luci della città, gli addobbi speciali, i regali, gli auguri e la bontà di occasione. Il Natale, infatti, non si deve limitare ad un bel giorno dell’anno perché tutta la storia dell’uomo va considerata come un tempo di gestazione per la nascita del Cristo totale e tutti possono cogliere in questa festività il senso compiuto della propria esistenza affrontando con dignità e speranza le fragilità, le fatiche, le sofferenze e le preoccupazioni della contemporaneità.

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