Il tempo dell’avvento del Signore, nel quale Dio viene incontro all’uomo per redimerlo, liberarlo, giustificarlo e renderlo felice, è un tempo propizio per le opere buone e le azioni di solidarietà in modo che la grazia di Gesù sia riversata più intensamente nel cuore degli uomini.
In questo contesto è sembrato opportuno l’invito a pranzo di Padre Fabrizio Subba, parroco di Santa Maria del Carmelo, alla Comunità terapeutica esterna all’OPG di Barcellona Pozzo di Gotto, composta da 16 persone, di cui 4 operatori sociali e specialisti e 12 in regime di proroga della misura di sicurezza . Questa comunità, impegnata in un progetto di de-istituzionalizzazione e di inclusione socio-lavorativa stabile, mercoledì 3 dicembre 2014 è venuta in visita turistica a Savoca nella mattinata e a mezzogiorno sono stati ospiti della caritas parrocchiale al Santuario di Santa Maria del Carmelo a Santa Teresa di Riva.
Così, dopo l’escursione nella caratteristica cittadina savocese, la “comunità” ha raggiunto i locali parrocchiali dell’oratorio, dove si è formata un’unica tavolata di 30 persone, che hanno consumato il pasto preparato in abbondanza dalle volontarie – caritas che lo hanno servito con gentilezza e calorosa premura.
E’ stato un momento di solidarietà e di condivisione che le operatrici caritas insieme a padre Fabrizio hanno trasformato in accoglienza fraterna, mettendosi in relazione cordiale con tutto il gruppo oltre al pranzo. Infatti ci sono stati scambi di conoscenze, di battute allegre e perfino si è cantato insieme per un bel pò, creando un clima di affetto reciproco e di comunicazione edificante. In tal modo si è sperimentato come si possa stare accanto alle persone ferite nella storia della vita e scoprire il valore della dignità nell’essere uomo sempre prezioso agli occhi di Dio e parte integrante della società, fondata sull’amore. La pratica delle buone opere fa bene alla vita, migliora la qualità della propria esistenza e fa progredire moralmente la convivenza sociale. Per le operatrici della Caritas parrocchiale è sopraggiunto subito un ritorno gratificante grazie ai complimenti dei responsabili della comunità terapeutica che hanno riscontrato in loro tanta generosità, accoglienza, simpatia e gioia. Da qui emerge un programma di vita per partecipare al mondo il senso della novità di Gesù che viene per portare la pace e la luce, aiutandoci a stare lontano dalle tenebre della depressione, della pigrizia, della violenza, della corruzione, dell’emarginazione, dell’egoismo.