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mercoledì, Ottobre 23, 2024
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Arrivano i defribrillatori “ministeriali” in sette comuni jonici

SANTA TERESA DI RIVA – Cinque defibrillatori “ministeriali” in arrivo per le strutture pubbliche e gli impianti sportivi di Savoca (polifunzionale di Rina), Antillo (palestra e piscina), Scaletta Zanclea, Santa Teresa di Riva (campo di calcio), Taormina (parco archeologico), Taormina (funivia). Si tratta di un lotto di 41 defibrillatori per la provincia di Messina acquistati con il contributo ministeriale che renderanno più sicuri i luoghi pubblici perché in grado di offrire interventi di primo soccorso necessari in caso di arresto cardiaco. Di questa dotazione, 17 sono del tipo “fisso” e 24 del tipo da “trasporto”.

La prima consegna di defibrillatori ha avuto luogo ieri, si tratta della prima fase del progetto “Ti abbiamo a cuore”, coordinato dall’Assessorato regionale della Salute e gestito ed attuato dalla Seus (società cogestore del 118) con l’obiettivo di una diffusione capillare delle tecniche di intervento immediato di rianimazione cardiopolmonare. E’ finanziato con fondi ministeriali (375milaeuro per 310 defibrillatori in tutta la Sicilia).

I defibrillatori sono del tipo semiautomatico, e sono di due tipi, i primi contenuti in borse da trasporto gli altri in teche che verranno installate negli edifici prescelti secondo una mappa che in Sicilia interesserà complessivamente 310 luoghi pubblici.  Naturalmente i defibrillatori resterebbero degli utili soprammobili se non venisse adeguatamente addestrato il personale non sanitario che dovrà maneggiarli nei luoghi dove saranno destinati. La Seus-118 sta già organizzando dei corsi di formazione in modo da poter disporre di addetti preparati all’utilizzo di questi macchinari (5 per ogni defibrillatore) che sono di piccole dimensioni e quindi di facile trasporto e utilizzo. I corsi riguarderanno nozioni pratiche di rianimazione cardio-polmonare. I defibrillatori analizzano il battito cardiaco ed erogano, guidando l’operatore,, uno shock salvavita così da ripristinare il battito cardiaco.

La diffusione dei defibrillatori consentirà un soccorso persino più tempestivo rispetto alle ambulanze e ciò permetterà di salvare molte vite umane. Di defibrillatori e di personale addestrato ad usarli ne dispone da qualche anno il comando della polizia municipale di Sant’Alessio e l’impianto del Palabucalo di Santa Teresa di Riva, quest’ultimo acquistato con il ricavato di una apposita sottoscrizione tra sportivi. E’ ovvio che questi apparecchi dovranno essere tenuti sotto controllo e sempre in perfetta efficienza, pronti all’uso. Qualche mese fa, però il defibrillatore in dotazione al 118 di Santa Teresa di Riva era rimasto senza batterie, perché scariche. Per la sostituzione sono passati più di quindici giorni. Ora l’apparecchio funziona a pieno regime. E se fosse servito in quei quindici giorni di black out? Meglio non pensarci. 

 

 

 

Dal comunicato SEUS –

 

Tra i luoghi già individuati per la collocazione, che proseguirà nei prossimi giorni tramite concessioni in comodato d’uso e quindi gratuite, figurano 31 Scuole, gli Atenei di Palermo ed Enna (3 Dae a testa), Agrigento (2), Catania e Messina, 17 Teatri (il Massimo di Palermo, lo Stabile di Catania ed altri 15 in corso di individuazione) ed 8 Parchi archeologici (Valle dei Templi, Gela, Paliké, Villa del Casale di Piazza Armerina, Taormina, Monreale, Ispica e Siracusa).

 

Ed ancora, 19 Case circondariali, gli Istituti penali minorili siciliani (Palermo, Caltanissetta, Acireale e Catania), 87 Comuni (che individueranno le strutture o le aree dove collocarli), le isole minori e 33 farmacie (in maggioranza rurali). Avranno defibrillatori pure tutti i Dipartimenti della Regione, così come la Protezione civile che ne distribuirà due per provincia. Uno a testa per le Funivie di Erice e Taormina, i Porti di Agrigento (San Leone), Porto Empedocle, Sciacca,  Milazzo e Messina (Terminal Crociere), l’Aeroporto di Catania e le Stazioni Ferroviarie di Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Inoltre defibrillatori sono assegnati alla Missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte a Palermo, all’Ente Parco delle Madonie, all’Agenzia delle Entrate (2), all’Inps di Palermo e al Tribunale di Trapani (presso l’Associazione diritti umani contro tutte le violenze).

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