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domenica, Novembre 24, 2024
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Fest’i Ballu

Tra gli eventi estivi che si sono susseguiti finora lungo i paesi della riviera jonica merita un’attenzione particolare “FestinaLente 2014” che si è svolto a Marina di Cottone (Fiumefreddo CT) dal 9 al 13 Luglio. La 4° edizione organizzata da Ass. Cult. ” DANZA E-Mozione” & Unavantaluna Musica Siciliana, rappresentati rispettivamente da Margherita Badalà e Francesco Salvadore, ha realizzato i seguenti laboratori: – Dance E- Motion con Margherita Badalà , danzaterapeuta – U ballettu con Margherita Badalà ed Antonio Bellingheri – Tamburello e canto con Francesco Salvadore – Contradanza con Enrico Briguglio L’aspetto più straordinario ed emozionante di questo evento è che sia le lezioni di ballettu che le lezioni musicali che le feste i’ballu sono state impreziosite dalla presenza dei danzatori e dei suonatori, reali e viventi testimoni della tradizione e della memoria della musica popolare dell’area dei peloritani. Questa testimonianza autentica nelle movenze, nei gesti e nel modo di suonare ha riportato alla luce il collegamento tra il passato e il presente, alla scoperta di radici che sostengono la bellezza e la bontà del nostro patrimonio culturale. I partecipanti ai diversi laboratori hanno vissuto con entusiasmo momenti di incontro gioioso dentro un percorso di formazione che ha privilegiato il piacere di stare insieme e l’espressione di se stessi con naturalezza attraverso la musica piuttosto che l’apprendimento di tecniche e competenze. L’atmosfera che si è venuta a creare nelle varie attività ha suscitato l’occasione di mettersi in relazione con l’altro, senza pregiudizi, con spontaneità e sincerità, mantenendo un chiaro senso del rispetto per la diversità( età, sesso, personalità, capacità, provenienza ) e manifestando accoglienza e disponibilità. L’atteggiamento di apertura è scaturito prevalentemente dall’armonia della musica dal vivo con zampogna, tamburello, organettu e friscalettu che, con il suo linguaggio universale e sublime, ha liberato gli animi dalla fatica e dall’oppressione quotidiana, dai legami e dai condizionamenti abitudinari, introducendo in uno spazio delizioso ed appassionante, dove l’abilità dei conduttori di volta in volta ha favorito una serie di esperienze sorprendenti ed edificanti, gradevoli e riconcilianti. La manifestazione si è caratterizzata per la molteplicità e la varietà delle proposte, che hanno fatto provare: l’emozione delle danze di luna e di sole, il battito ed il respiro legati alla Madre Terra, il dialogo visibile nelle movenze invitanti, seducenti ed allettanti del ballettu, il suono armonioso e dilettevole degli strumenti tipici dell’ambiente agro – pastorale, la destrezza e la passione dei suonatori e dei ballerini, la bellezza della natura tra il verde della campagna e l’azzurro del mare, il sapore della cucina nostrana, l’ospitalità, la cordialità e la generosità di una famiglia di pastore siciliano, l’allegria genuina e felice della fest’i ballu. Tutte queste esperienze inoltre non sono state considerate mai come un tratto isolato o privato di laboratorio, di apprendimento fine a se stesso, perché vengono sottoposte a dei momenti di condivisione in cui ognuno ha potuto dare il proprio contributo ed esprimere il proprio punto di vista, mettendo a fuoco impressioni, sensazioni, riflessioni in modo da divenire comunità autentica. E’ emerso di conseguenza che “Festina Lente” rappresenta un luogo incantevole dove è possibile uno scambio generazionale che fa divertire e crescere nello stesso tempo senza barriere, antagonismi o gelosie ma con giocosità e la propensione all’accompagnamento, alla libertà di donare senza pretendere, rispettando il ritmo e le modalità dell’altro con gentilezza e signorilità. Questa opportunità è stata offerta sicuramente dalla magistrale conduzione degli animatori, Margherita Badalà e Francesco Salvadore, che con pochi altri collaboratori hanno saputo predisporre un percorso entusiasmante, in grado di rigenerare e ricostituire l’energia necessaria per affrontare il disagio ed il peso della quotidianità, recuperando il valore della tradizione, l’efficacia del linguaggio musicale e corporale, la genuinità dei gesti e dei rapporti semplici, la gioia di vivere, il senso della relazione ed il calore umano nell’ordine della festa che genera contagio benefico.

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