SANTA TERESA DI RIVA – Il centro di riabilitazione per minori disabili va via da Santa Teresa di Riva. Fine delle trasmissioni e delle chiacchiere. Ieri poco prima di mezzogiorno è stato sottoscritto dal legale rappresentante della Ssr, Società servizi riabilitativi, dott. Antonino Lo Presti, il contratto di locazione (per sei anni) della Casa di Accoglienza di Nizza di Sicilia, rappresentata dal presidente della società gestionaria, Vivere Insieme, dott. Ulderigo Diana. Dal primo luglio i servizi che prima venivano erogati presso il centro di riabilitazione di piazza Municipio a SantaTeresa di Riva si trasferiranno a Nizza. Finisce così la telenovela che ha visto per più di un mese i genitori dei bambini disabili sulle barricate per impedire che il servizio venisse portato a Messina con gravi disagi per i bambini e, naturalmente, per i loro genitori. La soluzione Nizza che era stata prospettata sin dal primo momento, diventa quindi operativa. E finisce il tira e molla tra Comune di Santa Teresa di Riva e Azienda Sanitaria che stavano cercando di trovare un accordo per trasferire i servizi sanitari (riabilitazione, 118 e Pte) nei locali dell’ex pretura, alla periferia nord del paese. Operazione questa che sarà sempre possibile, anche perché al Comune interessa che lo stabile di piazza Municipio venga liberato in fretta avendo deciso di alienarlo per fare cassa. Ieri mattina c’è stato un sopralluogo (l’ennesimo) dei tecnici dell’Asp nell’ex pretura e nei locali dell’ex polizia municipale, per indicare al Comune i lavori di adeguamento della struttura in modo che possa ospitare gli uffici, gli ambulatori di riabilitazione e Pte e 118. Secondo quanto ha dichiarato il dottor Giuseppe Qattrocchi, responsabile del servizio riabilitativo dell’Asp, il personale sarà triplicato tenuto conto della capienza dei locali. Lunedì la firma.
I rappresentanti della associazione Dispari onlus, che riunisce i genitori di questi bambini speciali che usufruiscono delle terapie presso il centro di Santa Teresa di Riva, Antonella Aliberti e Natalia Polmo, intanto hanno manifestato gradimento per la soluzione Nizza che evita ai 65 bambini assistiti dalla Ssr (gli altri sette sono assistiti dall’Asp) di fare la spola con Messina dove in un primo momento sembravano destinati. Per fortuna l’Associazione Dispari, con la presidente Antonella Aliberti e la vice presidente Natalina Polmo, non hanno mai mollato, hanno raccolto quasi 2000 firme di solidarietà e anche scritto al Prefetto, ottenendone una nota di sollecito ad Asp, Ssr e Comune, ma soprattutto non hanno ceduto di un millimetro nella difesa dei diritti dei loro figli.