Vittoria Puccini giovane fiorentina si accingeva al primo anno di studi della Facoltà di Giurisprudenza quando decise di partecipare a una selezione per il film “Tutto l’Amore che c’è” di Sergio Rubini. Il provino si svolse a Milano, fu scelta, e al primo ciak del film l’allora ventenne Vittoria capì che quello dell’attrice sarebbe stato il suo lavoro, il suo mestiere. Timida e impacciata nella vita di tutti i giorni, davanti alla macchina da presa si scopriva totalmente a suo agio oltre a provare quel particolare brivido e senso di libertà che a suo tempo Tornatore ben descrisse nel suo “L’Uomo delle Stelle”. E’ ricordata soprattutto per la serie Tv in tredici puntate “Elisa di Rivombrosa”, ruolo in costume, che la vide protagonista assieme all’attore Enrico Preziosi che poi divenne suo compagno nella vita (i due hanno una figlia). Ruoli in costume che ben si confanno alle caratteristiche fisiche della giovane fiorentina: la sua innata aristocrazia, la sua innocenza, fragilità, timidezza e il romanticismo che emana l’hanno fatta emergere in ruoli d’antan; si pensi che al suo attivo ha esperienze televisive oltre che in Elisa anche nei panni di Anna Karenina, di Maria Vetsera ne “Il destino di un Principe” o anche della Baronessa di Carini. Spazia dalla Tv al Cinema con naturalezza e ci tiene a precisare che non considera di serie B i ruoli televisivi, anzi quanto offerto dal piccolo schermo riesce ad arrivare laddove non ci sono sale cinematografiche e pertanto costituisce veicolo più diretto e capillare di diffusione di un prodotto. A differenza di molte delle sue colleghe, Vittoria ha posto l’accento sull’aspetto culturale che ti offre il lavoro di attore: il dover studiare copioni sulla vita di grandi personaggi storici arricchisce il tuo bagaglio culturale e la vita sul set, con le regole che essa prevede, modella il tuo senso della disciplina e ti fa crescere, maturare e migliorare il tuo senso civico e il saper stare in mezzo alla gente. Ama in fondo rappresentare la più vasta gamma di personaggi possibili, ma obiettivamente ritiene che anche il più bravo degli attori comunque attinge a qualcosa che ha dentro di sé e pertanto è naturale che ci sia una predisposizione verso certi tipi di personaggi anziché altri. Affettuosa e disponibile coi suoi fans, Vittoria ha dato vita ad uno dei più riusciti incontri in questa edizione del Taormina FilmFest.