Roccalumera – Oltre trenta osservatori europei, facenti parte delle delegazioni di sette Paesi sono stati ospiti del Parco Quasimodo di Roccalumera. Nel corso del soggiorno i rappresentanti di Spagna , Ungheria , Regno Unito , Bulgaria , Lituania. Turchia e naturalmente Italia, rappresentata dalla cooperativa Tulipano, hanno affrontato diversi problemi, tra cui “Il reinserimento delle donne ultracinquantenni nel mono del lavoro”. Le delegazioni hanno visitato e ammirato il vasto salone del Parco, ubicato nella vecchia stazione ferroviaria di Roccalumera, con annessi uffici, viale alberato e parecchi carri merci, dove da tempo è stata allestita la mostra-museo di opere e oggetti personali del Nobel Salvatore Quasimodo, che a Roccalumera visse parte della sua vita in compagnia del papà Gaetano. Hanno fatto gli onori di casa gli avvocati Carlo e Sergio Mastroeni, responsabili del Parco Letterario Salvatore Quasimodo, da tempo attenti osservatori delle problematiche inerenti la povertà, il lavoro giovanile, la disoccupazione e gli anziani. Nei vagoni ferroviari la comitiva straniera ha ammirato non solo le foto e le lettere originali del Nobel, ma anche pezzi del suo abbigliamento e della scrivania privata. Suggestiva è stata la visita dell’antica Torre dei Saraceni, ubicata nel centro storico del paese. Sergio Mastroeni ha spiegato la valenza dell’avamposto al tempo dei Saraceni e soprattutto il significato della poesia scolpita su una lastra di marmo e attaccata alla Torre che il Nobel Quasimodo ha vergato “per il fratello morto”. La delegazione straniera si è spostata poi a Messina, dove ha visitato, tra gli altri locali, anche l’istituto turistico alberghiero “Antonello”.