Furci Siculo – La chiusura al pubblico del Parco suburbano ha scatenato dure polemiche tra cittadini ed istituzioni. Sull’argomento sono intervenuti anche, con pareri contrastanti, l’ex sindaco Bruno Parisi e l’attuale primo cittadino Sebastiano Foti. Vediamo intanto la causa del contendere. Il Parco suburbano, luogo bellissimo a monte del centro abitato, è stato da sempre meta continua della gente del posto, turisti e vacanzieri. Poi, incalzati dagli agenti atmosferici, i gazebo crollarono, le staccionate in legno si afflosciarono ed i vialetti diventarono pericolosi. Quando alla guida del paese arrivò il sindaco Parisi, circa sei anni fa, sono state realizzate delle strutture in cemento, rendendo pulita ed efficiente la struttura. Dal 2012, prima che Parisi lasciasse la guida del comune ha dato in gestione il Parco ad una associazione del posto che ha presentato un progetto alla Regione per la riqualificazione della struttura. Sembra che siano stati stanziati 500mial euro, ma ancora la somma non è stata accreditata. Nel 2013 la guida del paese è passata in mano al sindaco Sebastiano Foti, che non ha potuto mettere le mani sul Parco perché dal 2012 dato in comodato d’uso per otto anni all’associazione “Costa Verde”. Adesso il Parco è cadente, nessuno può entrare, un cartello ne vieta l’ingresso. E la gente mormora e si rivolge al comune. Alla luce di questi fatti è scoppiata una dura polemica tra l’ex sindaco Bruno Parisi e l’attuale primo cittadino Sebastiano Foti. Parisi ha dichiarato: “desidero ritornare sull’argomento Parco suburbano che a quanto mi è dato sapere non è più fruibile. Per onore di verità tengo a fare solo qualche piccola precisazione in merito ad alcune dichiarazioni. Quando mi sono insediato come sindaco nel 2008 il Parco suburbano era abbandonato e fatiscente. Alla fine del mio mandato la struttura e lo dico senza paura di essere smentito da nessuno, era una struttura pulita, riqualificata e fruibile non solo dai furcesi ma anche da tanti cittadini del comprensorio jonico. Come amministrazione comunale abbiamo speso circa 40 mila euro per bonificare la zona da tutto quel legno marcio dei gazebo. In più abbiamo costruito tavoli e sedie in cemento. Quindi se ad oggi il Parco non è fruibile certamente nessuna responsabilità è da addebitare alla mia amministrazione che prestò giornalmente impegno e dedizione per il miglioramento del sito”. Per l’attuale sindaco la situazione è molto delicata, perché da quando si è insediato non è potuto intervenire sulla struttura “perché dal 2012 il Parco suburbano è stato dato in gestione per otto ad una ditta del posto, per cui non possiamo far niente. Certamente l’associazione che lo gestisce dovrebbe intervenire per le pulizie e per riparare i danni. Sappiamo che sta aspettando un finanziamento per la riqualificazione della struttura, e se non arriva. Non possiamo aspettare otto anni, lasciando il Parco abbandonato e soprattutto vietato alla fruizione pubblica. Né possiamo intervenire. Certamente se dovesse passare un altr’anno ancora, cercheremo di rivedere il contratto”.