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sabato, Novembre 23, 2024
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Roccalumera: nella polemica tra Santisi e Cacciola si introduce la Corrini.

Roccalumera – La polemica continua. Dopo che si sono “scontrati” in aula consiliare, si affrontano adesso con carta e penna, bacchettandosi a vicenda. Stiamo parlando di Cosimo Cacciola, consigliere di maggioranza e Francesco Santisi, ex vice sindaco ed ex candidato sindaco. Il giudizio ai lettori.

SCRIVE COSIMO CACCIOLA

“Egregio Direttore, in merito a quanto occorso nella seduta del consiglio comunale di ieri, le chiedo un po’ di spazio per fare chiarezza. Prima di ogni cosa mi preme dire che quanto deciso ieri dal consiglio rappresenta un ulteriore tassello al lavoro di ricostruzione intrapreso dal sindaco Argiroffi unitamente a tutti i suoi collaboratori. Ciò perchè è stato approvato il bilancio consuntivo 2013, e questo è il terzo bilancio approvato, in appena dieci mesi. E’ stato approvato il patto dei Sindaci, grazie al quale la nostra amministrazione può attingere autonomamente ai finanziamenti europei per le energie rinnovabili. E poi in ossequio agli obiettivi di salvaguardia degli interessi pubblici della nostra comunità, è stato nominato il revisore dei conti ed approvata una concessione edilizia in deroga per una struttura alberghiera, avente valenza di opera di pubblica utilità. Sicchè, Argiroffi con tutto il suo staff prosegue in maniera imperterrita ed impetuosa nella gestione della cosa pubblica, non facendosi distrarre dalle polemiche spicciole e sterili. Quanto poi al clima da guerra fredda creatosi tra maggioranza e minoranza, ci tengo a dire che se i toni del dibattito consiliare si accendono ciò avviene, non per impedire ai consiglieri di minoranza di svolgere il loro compito di controllo e di esprimere la loro opinione, ma per onorare la verità e la trasparenza dei fatti amministrativi, senza fare bassa cucina politica e storcere la verità dei fatti, o operare in maniera strumentale con inutili battibecchi politici. Siamo aperti alla dialettica politica e non temiamo il confronto. Per questo motivo abbiamo accettato l’invito di istituire la commissione di indagine, proveniente dalle fila della minoranza, onde far chiarezza una volta per tutte sui guasti amministrativi e finanziari che giornalmente ci affliggono. E ritengo che in questa occasione la minoranza ha mancato un appuntamento importante con la coerenza, la trasparenza e la storia. Per quanto mi riguarda voglio rassicurare tutti che nessuna rissa vi è stata tra me e l’ex vicesindaco Santisi, ma semplicemente una discussione verbale accesa, dipesa dal suo stato d’animo particolarmente fuori controllo, impaurito che potesse essere istituito un organismo collegiale che rovistasse ed esaminasse il suo operato di amministratore poco oculato, visti i sei milioni di debiti che ha lasciato in eredità alla comunità di Roccalumera”.

Cordiali saluti. Cosimo Cacciola

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SCRIVE FRANCESCO SANTISI

“Egregio Direttore, con riferimento ad alcuni articoli diffusi a mezzo stampa relativamente allo svolgimento del Consiglio Comunale del 29/04/2014 sento l’obbligo morale di formalizzare alcuni chiarimenti ai cittadini. Durante l’ultimo Consiglio si è assistito all’ennesima “corrida” artatamente messa in campo da alcuni pezzi della maggioranza per non consentire una serena trattazione degli argomenti intercalando costantemente interruzioni e provocazioni che, condivisibili o meno, fanno – purtroppo – ancora parte della “politica” che taluni soggetti rendono sempre più distante dai cittadini. Volutamente si è enfatizzato un episodio per cercare di screditarmi, omettendo una parte ancora più grave di cui si è reso protagonista prima ed in maniera provocatoria il consigliere Cacciola; quest’ultimo, infatti, durante il trattamento del punto all’o.d.g. relativo alla commissione d’inchiesta, ha fatto riferimento, più volte ed inisistentemente, alla mia persona fino ad arrivare ad abbandonare “alterato” l’aula ed a cercarmi nel corridoio con fare “minaccioso e provocatorio”. A quel punto, chiamato indebitamente ed ingiustamente in causa da un Consigliere, non entrando mai nell’aula consiliare, ho solo risposto con serena determinazione alle sue domande: tanto non sono incline al litigio tanto non mi faccio intimorire da nessuno perché non ho nulla da temere. Dico con chiarezza che la maggioranza può istituire tutte le commissioni d’inchiesta che vuole ed inviare le carte a tutti gli organi di controllo, vigilanza o inquisitori che ritiene necessari ma deve, secondo me, assumersi la responsabilità delle proprie azioni davanti ai cittadini e non farsi scudo su una presunta richiesta (invito?) della minoranza. Chi Amministra ha l’obbligo di denunciare eventuali abusi riscontrati e non di insinuare a mezzo stampa per farsi propaganda politica, per di più dopo aver disposto di pagare i debiti. Il mio comportamento nel tempo, da cittadino e da amministratore, testimonia che: non ho mai interpretato la gestione della cosa pubblica con l’arroganza del potere, a prescindere dalla parte politica di appartenenza; – ho sempre avuto rispetto ed educazione … nei confronti di tutti! Cordialmente”.

 Francesco Santisi

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RIBATTE COSIMO CACCIOLA

“Il cittadino di Roccalumera Francesco Santisi non si smentisce più e pur di portare acqua al proprio mulino in disuso, cambia la verità dei fatti, anche di fronte alla testimonianza inappellabile della telecamera e dei presenti, e dice di me quello che lui è. Ebbene, dal momento in cui è iniziata l’attività amministrativa del consiglio comunale, eletto nelle elezioni del 10 e 11 giugno 2013, presenzia ogni seduta consiliare attaccato all’uscio della porta dell’aula, evitando di accomodarsi nel pubblico come fa il resto dei cittadini, e da li mette in moto, ininterrottamente, il suo dito sulla tastiera del telefonino intervenendo di fatto, tramite sms nei lavori consiliari, pur non essendo stato eletto. Di ciò ne sono testimoni tutti, anche lo stipite della porta che malvolentieri lo ospita. Di fatto, con questa condotta irriguardosa, verso i suoi consiglieri di minoranza e l’intero consiglio comunale, continua a disturbare, interferendo sui i temi del dibattito. Malgrado questo pernicioso intralcio, comunque, i lavori d’aula vanno avanti e l’azione amministrativa di risanamento e rinascita della compagine Argiroffi vola spedita al raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati e si dirige sicura verso lidi, da lui sconosciuti ed insperati, del buon governo e della sana gestione amministrativa. Questo egli non lo sopporta, nell’ultimo consiglio comunale, ha perso infatti, le staffe. Abbandonato il dito , ha cominciato ad usare la lingua e mentre io ho fatto il mio intervento, a voce alta mi ha invitato ad uscir fuori. Non so perché, non so per cosa. Stanco ed irritato da questo disturbatore, sono uscito dall’aula nel corridoio chiedendogli cosa volesse. Al suo farfugliare scomposto, le mie spalle si sono girate indietro. Affermo senza paura di essere smentito, che qualora il Santisi non si presentasse più alla porta o quantomeno si accomodasse in silenzio su una poltrona tra gli spettatori, tutti i diverbi e le scaramucce che si sono succeduti in questi mesi durante i consigli comunali, cesserebbero di colpo. Ma egli questo non lo vuole. Mira a tenere alta la tensione, sperando in una lontana e improbabile resurrezione. Concludo con una riflessione ovvia e scontata. La commissione d’indagine, chiunque la richieda o la invochi, se la si vuole la si vota. Punto. Infatti, un consigliere delle file della minoranza, dissociandosi,  coerentemente lo ha fatto”. Cordialmente.

Cosimo Cacciola

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TRA I DUE SI INTRODUCE RITA CORRINI

PER LA MINORANZA

“La minoranza consiliare, a seguito di continue notizie a mezzo stampa relativamente allo svolgimento dei lavori dell’ultimo consiglio comunale del 29-04-2014, intende intervenire per fare chiarezza.

Su sette punti trattati ben cinque sono stati approvati anche con il contributo della minoranza che ha dimostrato grande senso di responsabilità e collaborazione (1 – atto aggiuntivo per metanizzazione;  2 – convenzione servizio tesoreria; 3 – elezione revisore dei conti; 4 – deroga per la realizzazione di un centro benessere di un albergo; 5 – adesione patto dei sindaci per utilizzo di fonti rinnovabili).

Su un punto – approvazione del rendiconto 2013 – la minoranza ha espresso voto contrario in coerenza con le valutazioni sul bilancio di previsione 2013 che ha visto solo un aumento spropositato delle tasse.  

Su un altro punto – istituzione della commissione d’indagine – sono nate subito delle discussioni  in quanto la minoranza aveva chiesto con chiarezza che fosse la maggioranza ad assumersi inequivocabilmente la paternità della richiesta e che non temeva l’istituzione della stessa. A seguito di una diversa interpretazione di Regolamento e Statuto, in merito all’istituzione della commissione ed all’elezione dei componenti, la minoranza aveva chiesto la conferenza dei capigruppo e, successivamente, la sospensione per approfondimenti; la maggioranza, invece, su richiesta del Presidente, non ha inteso concedere né l’uno né l’altro.

Il Presidente, infatti, piuttosto che votare per l’istituzione della commissione, ha insistito per eleggere i componenti della commissione.  Sono risultati eletti i Consiglieri Cacciola e Saitta con 9 voti, di cui uno volutamente della minoranza per non ostacolare la costituzione della commissione e per garantire la maggioranza assoluta (8 voti).

Il Presidente ha dichiarato che la votazione era nulla perché mancava un componente della minoranza.

E’ chiaro che la maggioranza avrebbe prima potuto istituire la commissione d’indagine, così come richiesto dalla minoranza e procedere ad oltranza, come affermato dal segretario comunale,  con l’elezione di tutti i componenti.

Perché non ha voluto votare la preventiva istituzione?   

Siamo veramente sicuri che tutta la maggioranza vuole questa commissione d’indagine o è solo un pretesto per continuare a parlare del passato invece di affrontare i problemi del presente e programmare il futuro?

Come mai alcuni consiglieri ed amministratori attuali, già consiglieri nella precedente amministrazione, pur avendo i numeri non hanno mai richiesto l’istituzione di questa commissione?

La verità è che erano troppo impegnati a fare ostruzionismo politico fine a se stesso rischiando con il loro atteggiamento di portare il Comune al dissesto e, forse, temono che, ora per allora, i cittadini vengano  a conoscenza di questa loro condotta scellerata.

La minoranza consiliare, tuttavia, conclude precisando che è favorevole a qualsiasi provvedimento utile a fare chiarezza e a tutelare veramente gli interessi dei cittadini ponendo soprattutto l’attenzione sui problemi attuali e sulle scelte per lo sviluppo del nostro paese”.

 

I Consiglieri di minoranza: Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Mauro Sparacino, Antonella Totaro.

 

 

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