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sabato, Novembre 23, 2024
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Condannati il ragazzo e la ragazza romeni che hanno prima accarezzato e poi derubato l’anziano di Furci. Una triste storia.

S.Teresa di Riva – Il cittadino romeno Calin Narcis Ionut, anche noto con il nome di Ciprian, è stato oggi colpito da mandato di arresto europeo per un reato commesso nel Paese di origine. Il giovane romeno di venti anni, si trovava recluso presso la casa circondariale di Enna a causa di un furto aggravato commesso in concorso con altra connazionale sul territorio di Furci Siculo. Il provvedimento è stato eseguito questa mattina dai Carabinieri della Stazione di Santa Teresa di Riva che hanno raggiunto l’uomo presso quel carcere e gli hanno notificato il provvedimento emesso dalle autorità romene e inviato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Le strade dei Carabinieri di Santa Teresa e quelle del cittadino romeno si erano già incrociate nel settembre dello scorso anno ed è per questo che ci si è affidati ai militari di quella Stazione per le operazioni di rintraccio. Il cittadino romeno era stato infatti arrestato a Furci Siculo da quegli stessi Carabinieri in collaborazione con un graduato della Guardia di Finanza. Una vicenda questa che già allora aveva avuto notevole risonanza mediatica poiché costituiva un ulteriore episodio di quel grave fenomeno sociale rappresentato dalle truffe e dai furti in danno di anziani. Il 18 settembre dello scorso anno, alle 12.40 circa, il prevenuto insieme ad una connazionale, aveva derubato un anziano signore con modalità oramai tristemente note. I due avevano subdolamente carpito la fiducia della vittima per poi sottrarle pochi euro. Come spesso accade in queste circostanze, ben più grave rispetto al danno economico era stata la ferita interiore e invisibile, la sensazione di essere stati raggirati. Nella peggiore delle tradizioni, la coppia di cittadini romeni aveva raggiunto la vittima mentre passeggiava nella villa comunale Furci Siculo. Due chiacchiere secondo una tecnica oramai rodata e il gatto e la volpe erano riusciti a conquistare la fiducia di quella che già nelle loro menti sarebbe stata la prossima vittima. Lo avevano accompagnato a casa e qui il giovane romeno si era fatto consegnare dieci euro per acquistare beni alimentari. Ma mentre la ragazza e l’anziano si erano un po’ appartati, il giovane romeno con gesto repentino ha sfilato dalla tasca dei pantaloni della vittima (forse momentaneamente tolti) altri 40 euro e dopo aver fatto segnale alla ragazza, insieme si sono dati a precipitosa fuga, lasciando incredulo e deluso il maturo signore di Furci. Quella corsa era però stata subito interrotta da un finanziere, che passeggiava libero dal servizio e da una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione prontamente intervenuta in supporto. Un intervento tempestivo ed efficace che aveva posto fine a quella condotta criminale e alle eventuali repliche. I due erano stati arrestati e trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Taormina in attesa della convalida dell’arresto. Poi l’uomo era stato trasferito presso la Casa circondariale ennese. Ma il reato per il quale era stato arrestato non era l’unica macchia sulla fedina penale. Le autorità romene stavano già da tempo indagando sul suo conto in relazione ad una falsa testimonianza rilasciata durante un processo in Romania nel 2010. Il Calin aveva rilasciato false dichiarazioni in merito ad una rapina commessa da un suo connazionale alcuni anni prima. Per quelle dichiarazioni il giovane aveva ricevuto una condanna a quattro anni di reclusione. Per sfuggire alle proprie responsabilità l’uomo aveva abbandonato la Romania e raggiunto l’Italia dove sperava di non essere mai individuato. Per questo aveva anche modificato le proprie generalità creando altre identità differenti.

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