Tutti a Palermo dall’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta per parlare di passerelle e ponti.
Tutti tranne uno. La voce fuori dal coro non poteva che essere una primadonna.
Il sindaco di Santa Teresa di Riva non risponderà alla convocazione dell’assessore regionale alle Infrastrutture. “Ho appreso stamani (ieri, ndc) dalla Gazzetta del Sud che l’assessore Nino Bartolotta ci avrebbe convocato a Palermo per mercoledì 18 dicembre ore 11 unitamente ai sindaci di Sant’Alessio, Roccalumera e Furci, l’Anas e l’ingegnere capo del Genio civile di Messina per discutere della realizzazione della passerella sul torrente Agrò tra Sant ‘Alessio e Santa Teresa e della demolizione della passerella sul torrente Pagliara tra Roccalumera e Furci. Io non partecipo a nessuna ammucchiata. Sono disponibile a discutere su tavoli separati perché sono questioni differenti tra di loro” spiega. “Che Furci e Roccalumera risolvano separatamente i loro problemi con l’Anas ed il Genio Civile, noi non c’entriamo e non partecipiamo a questo gioco al massacro. Non perdo il mio tempo a combattere una guerra tra poveri”. E tanto per non farsi mancare niente, aggiunge e chiude:”Sono disponibile a discutere su tavoli separati, ma prima Santa Teresa e Sant’Alessio dovranno ricevere le scuse dall’ing. Gaetano Sciacca che ci ha utilizzati come arma di ricatto nei confronti dell’Anas”. Una questione di principio, una impuntatura, quindi. Perché, passati i trenta giorni della diffida a demolire (e l’Anas di fronte allo spauracchio di implicanze di natura penale, non potrà che demolire quella passrella che era e resta provvisoria, a meno che non sopravvengano fatti nuovi), l’iter per la costruzione della passerella, anche questa “provvisoria”, sull’Agrò potrà tranquillamente riprendere. I comuni di Santa Teresa e Sant’Alessio si erano visti notificare il 5 dicembre una nota con la quale si sospendeva la procedura per l’autorizzazione alla realizzazione della passerella sull’Agrò fino a quando l’Anas non avesse provveduto a demolire quella sul torrente Pagliara costruita per sopperire alla chiusura della ss 114 per la ricostruzione del ponte sul torrente. I sindaci interessati erano subito insorti. De Luca e Fichera lo hanno considerato un tentativo di mettere pressione sull’Anas che deve ricostruire il ponte sull’Agrò, mentre Foti e Argiroffi hanno subito messo le mani avanti opponendosi alla demolizione della bretella sul Pagliara ritenendola una insostituibile via di fuga in caso di interruzione della ss114. L’assessore regionale alle Infrastrutture Nino Bartolotta, ieri ha immediatamente convocato un tavolo tecnico a Palermo per mercoledì prossimo “Per trovare una soluzione condivisa – ci aveva detto -. A tutti noi sta a cuore la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del territorio”. Una mano tesa per salvare capre e cavoli. Infatti sono stati convocati sia l’’ing. Gaetano Sciacca che l’ing. Salvatore Tonti, dirigente regionale dell’Anas. Una mediazione che i sindaci di Furci e Roccalumera hanno apprezzato esprimendo gratitudine all’assessore Bartolotta per avere immediatamente preso a cuore il problema. Il sindaco di Santa Teresa, invece, confida nell’intervento del prefetto Stefano Trotta al quale si è rivolto e che lunedì sarà a Santa Teresa di Riva per prendere ad una santa messa con i rappresentanti delle forze dell’ordine che operano in Provincia ed i sindaci della comunità jonica, presso il Santuario della Madonna del Carmelo. Anzi De Luca e Fichera hanno minacciato di restituire, approfittando di questa solenne celebrazione, le fasce di primi cittadini. A questo punto, però, dopo la manifesta disponibilità della Regione, non si capisce perché si vuole tirare per la giacchetta il Prefetto con atteggiamenti da primadonna. Anche perché il provvedimento dell’ing. Sciacca è finalizzato a salvaguardare la pubblica incolumità e non certo per fare uno sgarbo alle comunità di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio. E non c’è nessuna guerra tra poveri se non nell’immaginazione del sindaco De Luca.