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sabato, Novembre 23, 2024
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Furci, dopo l’ordinanza di sgombero le barche restano “parcheggiate” sul marciapiede

Furci Siculo – Il sindaco dott. Sebastiano Foti ha emesso un’ordinanza sgombrare le barche “parcheggiate” sui marciapiedi del lungomare. Ma nonostante le sollecitazioni del primo cittadino, i proprietari delle imbarcazioni continuano a fare orecchio da mercante, lasciando i natanti sui marciapiedi. Al momento sono tantissime le barche che ostruiscono il passaggio ai cittadini e soprattutto ai bambini. L’ordinanza però recita in modo chiaro: chi non provvederà a breve a rimuovere i natanti subirà una multa e la rimozione forzata della barca. Nell’ordinanza il sindaco ha indicato pure le zone che dovrebbero contenere tutte queste imbarcazioni. Una è quella dove in passato sorgevano gli uffici della Forestale, in via “Simone Neri”; l’altra invece interessa lo spiazzo che circonda la palestra coperta, nella zona alta del paese. Furci Siculo è uno dei pochi centri marinari dove risiedono più pescatori. E molti di loro, per la verità, non sono d’accordo di trasferire la propria imbarcazione in una zona così a monte dalla spiaggia, perché anche nei giorni invernali sono soliti andare a pesca. Di conseguenza un continuo trasporto da un posto così lontano dal mare provocherebbe un costo insostenibile. Da qui la proposta di qualche pescatore di realizzare un rifugio barche in una zona più vicina al lungomare, magari a Furci Verde. Questa proposta è stata avanzata anni addietro dall’ex sindaco Bruno Parisi, che vedeva di buon occhio un rifugio per le barche nella zona dell’ arenile adiacente il torrente Savoca, dove appunto la spiaggia è molto più lunga. Ma poi la crisi finanziaria ha fatto dimenticare questo progetto interessante. Certo è che oggi come oggi le imbarcazioni non possono più stare sul marciapiede perché ostruiscono il passaggio alle persone e non permettono ai bambini di passeggiare con i genitori. Molti cittadini difatti si sono lamentati perché le barche sistemate sul lungomare creano un disagio quotidiano, a grandi e piccini, e spesso costringono le persone a scendere dal marciapiede, col rischio di essere travolti dai mezzi in transito.

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