Furci Siculo – Botta e risposta tra l’ex assessore Carmelo Freni e l’attuale sindaco Sebastiano Foti. Una querelle che da un lato sta appassionando il pubblico ma dall’altro lato sta chiarendo alcuni aspetti della vita amministrativa del paese. Il contendere riguarda alcuni interventi alla scalinata del cimitero, dopo che una signora è scivolata ed è dovuta ricorrere alle cure mediche. Questi lavori, urgenti ed in economia, sono stati mirati principalmente alla sistemazione dei gradini della scalinata, rivestiti successivamente con granito nero. L’ex assessore Carmelo Freni ha accusato l’amministrazione attiva perché “ Al cimitero sono stati effettuati dei lavori non previsti e non deliberati, senza alcun preventivo di spesa e senza alcun atto deliberativo. Stesso metodo che ha portato a suo tempo il Comune sulla soglia del dissesto. I cittadini devono sapere che hanno riconfermato un amministratore allegro nello spendere, senza curarsi di leggi e regole che vogliono per ogni lavoro un provvedimento. Entrando nel merito, l’Amministrazione provvede alla pavimentazione della scalinata del cimitero facendola rivestire con pietra lavica ad una ditta di proprio gradimento senza alcuna gara d’appalto, a meno che, anche in questo caso, non sia stata la Pro Loco ad effettuare i lavori di cui trattasi consentendo davvero, in tal caso, un effettivo risparmio al Comune …”. Queste considerazioni dell’ex assessore Carmelo Freni hanno creato una comprensibile reazione nel sindaco Foti, anche perché i lavori, per pochi spiccioli, realizzati al cimitero riguardavano la messa in sicurezza di una scala pericolante, soggetta a particolari sollecitazioni nei giorni dei morti. “ I lavori sono stati ordinati dall’amministrazione comunale in economia per pochi spiccioli – ha dichiarato il sindaco Sebastiano Foti – acquistando il materiale direttamente dal marmista e incaricando una ditta locale per posarlo in opera. Considerato l’imminente arrivo della ricorrenza della commemorazione dei defunti si è ritenuto doveroso intervenire tempestivamente proprio per rendere sicura la scalinata che presentava delle pericolosità, al fine di trovare il cimitero funzionale e non nelle pessime condizioni cosi come lo si è ereditato”. Poi il primi cittadino ha precisato: “E’ stato possibile fare questi lavori perché abbiamo recuperato quasi 500 euro al mese che il comune pagava per garantire ai quattro assessori della passata legislatura un telefonico con due schede personali; cioè, potevano telefonare quanto volevano perché pagava il comune. Appena mi sono insediato ho fatto revocare subito questa delibera, come pure ho rinunciato alla mia indennità di carica di 24 mila euro l’anno. Con questi soldi recuperati possiamo effettuare piccoli lavori e tempestivi interventi”. Ritornando al cimitero, il sindaco ha fatto notare che i locali del camposanto sono stati lasciati in disordine dalla passata amministrazione, mentre adesso, dopo questi interventi, sono puliti, accoglienti e sicuri. A parte i diverbi (tra amministratori del passato e quelli di oggi) ed i commenti di piazza, la scalinata del camposanto è stata rifatta e rimessa a nuovo, garantendo sicurezza ai cittadini che vanno ad onorare i loro morti.
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