Furci Siculo – Il Palasport rischia di restare inoperoso e di cadere a pezzi, se non si dovesse intervenire in tempi brevi. La colpa è degli agenti atmosferici, dei vandali che hanno depredato quanto c’era da portare via, del mancato sistema d’allarme e soprattutto della negligenza di quanti preposti a rimodernare la struttura. Il sindaco del tempo, dott. Bruno Parisi, aveva contratto un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti (di circa 120 mila euro, di cui 80 impegnati per la struttura sportiva) pensando di risolvere il problema. Ed invece note vicende burocratiche (la ditta vincitrice dell’appalto non si è fatta viva) hanno ritardato la sistemazione della struttura. In primo luogo si tratta di consolidare le travi in legno che tengono ben saldo il tetto, poi rifare le pareti, i servizi, riacquistare i sedili e comprare un nuovo quadro elettrico, in tilt da parecchio tempo. Ma non è tutto. I teppisti ed i ladri per entrare di notte all’interno del Palasport hanno rotto e divelto porte e finestre, causando ingenti danni alla struttura. Adesso necessitano altri finanziamenti per recuperare e sistemare il palazzotto dello sport ed il comune in questo momento non ha disponibilità finanziaria. Però suscita un certo dispiacere, vedere questa moderna, imponente, struttura inoperosa. Fino a qualche anno fa si giocavano incontri di campionato sia di pallavolo che di basket, poi le portanti travi in legno hanno dato segnale di cedimento e così la struttura sportiva è stata chiusa e dichiarata inagibile per qualsiasi tipo di manifestazione. Il palazzotto dello sport di Furci sorge lungo la provinciale che dal centro abitato porta a Grotte e Calcare. Si staglia maestoso in mezzo al verde ed è facilmente raggiungibile, grazie ad una efficiente strada che si collega con la Statale 114 (all’altezza della Madonnina). Sarebbe opportuno che l’assessore allo sport, Severino Palato, che fa parte della nuova squadra del sindaco Sebastiano Foti, si attivasse per dare lucentezza e vitalità al Palasport, una meravigliosa struttura sportiva inutilizzata, che non consente partite di campionato e che spinge i giovani del posto a ripiegare su altre strutture, in altri comuni. E questo onestamente non è giusto.