SANTA TERESA DI RIVA – Un opuscolo firmato dal sindaco – che sembrerebbe proprio di “propaganda” allo stato puro – può essere distribuito dai messi comunali durante l’orario di ufficio? Lo chiedono al segretario generale del comune di Santa Teresa di Riva i cinque consiglieri del gruppo di “Città Libera” Antonio Di Ciuccio, David Trimarchi, Sebastiano Pinto, Santino Veri e Franco Brancato. I consiglieri infatti hanno presentato ieri mattina una richiesta di parere al segretario generale dottor Vincenzo Scarcella in merito alla capillare distribuzione porta a porta dell’opuscolo contenente la relazione annuale del sindaco, esposta in occasione della seduta di consiglio comunale dello scorso 29 luglio. “Siamo venuti a conoscenza – scrivono Di Ciuccio, Trimarchi, Pinto, Veri e Brancato – e lo abbiamo accertato personalmente, che nei giorni scorsi e sino ad oggi i messi notificatori di questo Comune sono impegnati nelle distribuzione porta a porta di un opuscolo di ben 50 pagine; omessa la valutazione di un tale comportamento sotto il profilo politico, che il sindaco ha diritto di mettere in atto, chiediamo – continua la lettera dei cinque consiglieri – di sapere da lei se è a conoscenza di quanto è avvenuto e sta ancora avvenendo, quando, da chi e con quali forme è stato adottato un provvedimento amministrativo che autorizzasse l’attività che i messi stanno svolgendo, se i dipendenti comunali impiegati stiano svolgendo tale compito, autorizzati o meno, anche nelle ore in cui dovrebbero svolgere il loro lavoro d’ufficio o se al di fuori di detto orario sia stato o meno previsto un compenso straordinario; se, a suo avviso e nella sua qualità, l’adozione di un provvedimento autorizzativo in favore dei messi per esercitare una tale attività costituisca sotto il profilo tecnico amministrativo un atto legittimo oppure no, essendo certo che quanto sta avvenendo non si può assolutamente ricondurre ad una normale attività divulgativa di atti e/o provvedimenti istituzionali ma bensì trattasi di una chiara propaganda politica”. I consiglieri chiedono una risposta urgente al segretario generale, “perchè il lavoro dei messi procede in maniera capillare ed a qualsiasi ora del giorno”. Immediata la rabbiosa reazione del sindaco, affidata alla sua pagina fb, dove già grida al complotto. “E’ sempre lo stesso cliché, prima l’interrogazione poi l’articolo sul giornale, tutto finalizzato a che la Procura della Repubblica apra una inchiesta. E’ già avvenuto per i lavori gratuiti svolti la scorsa estate da imprese che si sono messe a nostra disposizione: prima l’interrogazione poi l’apertura della inchiesta. L’opuscolo che ho fatto stampare in cinquemila copie a mie spese, non è altro che la relazione annuale del sindaco, e come tale è una comunicazione istituzionale”. Per il sindaco tutto rientra nelle prerogative come primo cittadino che rende edotti gli elettori dell’attività svolta in questo primo anno di gestione della cosa pubblica. Raccontata, sa va san dir, con la sua ottica, perché prima della relazione “sullo stato di attuazione del programma amministrativo” il sindaco si preoccupa di illustrare le “malefatte” della amministrazione che lo ha preceduto, proprio al primo capitolo che intitola “La Santa Teresa che ho ereditato”.
Nei prossimi giorni ne sapremo di più.
PER ADESSO AFFIDO ALLA VOSTRA CURIOSITA’ il Numero romano con l’apice. Alta cultura fiumedinisana, oppure sono io che non ricordo le regole della grammatica?