Il concerto di Mark Knopfler nella serata di ieri a Taormina

Il tour 2013 di Mark Knopfler ha fatto ieri sera tappa al Teatro Antico di Taormina. Come da previsione, l’evento ha fatto registrare il sold out. Il celebre chitarrista, scozzese di nascita, ma inglese di adozione in quanto trasferitosi nei pressi di Newcastle all’età di sette anni, mancava dall’Italia dal 2011, tour in cui si era esibito in coppia con Bob Dylan. Taormina, sesta di otto tappe lungo il Bel Paese (il tour dopo la parentesi di Malta, proseguirà con Lucca e Pescara) ha accolto con calore e trasporto la performance di colui che fu il leader dei Dire Straits e che con la sua musica ha caratterizzato il panorama rock/blues/folk degli anni ’80 e ’90. “Privateering”, il suo ultimo album (doppio) da solista, è stato in testa alle classifiche di Austria, Olanda, Germania e Norvegia raggiungendo in Italia la seconda posizione. Da questo album, tutto di inediti, Mark ha tratto alcuni brani che ci ha fatto ascoltare ieri sera fra cui “Corned Beef City”, “I used to could” e l’omonima “Privateering”. Knopfler e la sua band di otto elementi hanno suonato per poco più di due ore e dopo aver “attaccato” con “What it is” via via hanno deliziato i palati più fini con “Romeo and Juliet”, “Sultans of Swing”, “Postcards from Paraguay”, “Song for Sonny Liston”, “Marbletown”, “Telegraph Road”, “Brothers in Arms”, “So far Away” (la canzone che ha chiuso il concerto) ed altre ancora. Sedici canzoni in tutto (intramezzate da “a soli” vari e virtuosismi di violino) dalla voce e dalla chitarra di un musicista dallo stile inconfondibile (suona prevalentemente senza l’uso del plettro e con i soli polpastrelli delle prime tre dita lasciando mignolo e anulare appoggiati al corpo dello strumento). Personaggio schivo e lontano dal glamour mediatico è soprannominato l’”uomo tranquillo del rock” e si è distinto nella sua vita anche per avere conseguito una laurea in lingua e letteratura inglese e di essere stato promotore di diverse iniziative umanitarie.