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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il direttore della Salernitana a Furci per scoprire nuovi talenti

Furci Siculo – Davanti la presenza del responsabile del settore giovanile della Salernitana Antonio Ruggiero, dell’allenatore della Berretti Emanuele Ferraro ed anche dell’assessore allo sport Saverio Palato e del consigliere comunale Agatino Pistone si è tenuto un raduno di giovani calciatori della riviera jonica del Messinese, provenienti da Furci Siculo, S.Teresa di Riva, Letojanni e Giardini Naxos. Si è giocato sul campo comunale di Furci Siculo, organizzato da Luigi Spadaro, noto allenatore calcistico con trascorsi in società professioniste, con la collaborazione di Luigi Trimarchi, ex dirigente dell’Asd Furci. Il direttore Ruggiero è apparso entusiasta della manifestazione ed è stato molto disponibile con i giovani calciatori, cercando magari di individuare tra i cinquanta partecipanti al raduno dei piccoli talenti. “Per arrivare nei professionisti ci vogliono grandi capacità. La differenza è fatta dal carattere del giovane calciatore, per meglio intenderci dalla “fame” di arrivare. E’ importante la famiglia per la formazione del ragazzo ed avere dei valori da seguire. Un paio di anni addietro i bambini giocavano a calcio dappertutto, anche per la strada, adesso invece ci sono più distrazioni. Per quanto riguarda la carenza di strutture sportive nella riviera ionica dico che ciò non influisce affatto nella formazione del calciatore, anzi chi impara a giocare sui campi in terra paradossalmente ne potrà trarre vantaggio nel corso della sua futura carriera”. Presente al raduno anche l’ex bomber della Salernitana ed adesso allenatore della Berretti, Emanuele Ferraro, originario di Casalvecchio Siculo. “Voglio mettere la mia persona al servizio del mio territorio – egli ha detto – e spero che questo sia il primo di tanti raduni dedicato ai ragazzi esclusivamente di questa zona visto che negli ultimi anni sono stati poco attenzionati. Principalmente volevo ringraziare Luigi Spadaro. Io sono cresciuto con lui e sono contento in quanto è una vita che si prodiga per i giovani. Per quanto riguarda il calcio nella riviera ionica del Messinese dico che sono andato via vent’anni fa e ad oggi non è mutato nulla. Bisogna cambiare mentalità ed intervenire con corsi di formazione e di aggiornamento”.

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