Quella che doveva essere la domenica della speranza e della nascita di un governo in grado di affrontare la drammatica situazione italiana si è trasformata in una domenica di tragedia e di violenza. Due carabinieri feriti a colpi di arma da fuoco da un disoccupato che, successivamente, ha dichiarato : “ volevo colpire dei politici”. In questo momento desidero esprimere,come sindaco e come cittadino, la mia solidarietà affettuosa ai carabinieri feriti ed all’arma dei carabinieri che, ancora una volta, si trova a pagare un sanguinoso tributo . Qualcuno,molto incautamente, ha tentato di camuffare il gesto dello sparatore come frutto di una mente malata e squilibrata.
Non è così. Lo sparatore è semplicemente un uomo disoccupato,senza lavoro, senza prospettive di futuro e disperato che, al culmine di sentimenti di impotenza,si è trasformato in carnefice. Se non comprendiamo, ed il governo e le forze politiche che lo sorreggono non lo comprendono ancor prima , che siamo seduti su di un barile di esplosivo pronto a scoppiare, allora siamo veramente ciechi e corriamo gravi pericoli. Vi sono troppi disoccupati, vi è troppa mancanza di speranza in un futuro migliore, tanta gente è disperata, senza lavoro e senza denaro ed è pronta a tutto mentre pochi,ma i soliti, sono scandalosamente ricchi per le speculazioni fatte ai danni nostri,per le ruberie grandiose,per le inefficienze che producono danni e sperperi di denaro, spesso con la complicità di una certa politica avida e ladra anche essa. Vorrei dire ai politici che per prima cosa hanno pensato di blindare ancora di più i loro palazzi piuttosto che scendere ad ascoltare la gente comune, che prima di fare i ministri, i capi partito, dovrebbero fare ,almeno per un poco, i sindaci e gli amministratori: vedrebbero,specialmente di questi tempi, come tantissima gente sia disperata e non ce la faccia più a tirare avanti e che si arrabbia di brutto quando vede che la politica si riserva stipendi da 20.000,00= euro in su al mese, che viaggia in auto blu ed aerei di lusso,che non presta ascolto a ciò che avviene nelle famiglie normali, quando vede che ci sono dirigenti pubblici e privati che si liquidano milioni di euro pur facendo danni enormi, quando vede che la grande finanza,poco a poco, ci sta succhiando tutto il sangue che ci resta. Dico a questi signori che ci rappresentano: attenzione voi giocate con il fuoco e non vi rendete conto che se non intervenite subito a dare lavoro alle persone,una prospettiva di futuro ai giovani, una riduzione degli stipendi troppo scandalosamente alti rispetto a chi prende 500 euro al mese o è in cassa integrazione con 800 euro al mese ed una famiglia da mantenere, non solo farete una fine miserrima e disonorata ma ci condurrete tutti alla rovina.
Il tempo è pressocchè scaduto: o vi muovete in fretta o è la fine.
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA