Riceviamo: “ Sabato 23 marzo 2013 alle ore 10.00, presso la Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Roccalumera, avrà luogo la conferenza stampa per la presentazione ufficiale di un nuovo Soggetto Politico che vedrà uniti per la prossima tornata elettorale delle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio p.v. diversi gruppi, associazioni e movimenti del panorama politico locale fra cui Roccalumera VIVA, la componente politica che fa riferimento all’on. Briguglio, Consiglieri Comunali ed infine rappresentanti del mondo giovanile, delle categorie professionali, produttive e sociali. Sarà un momento per fare chiarezza sull’attuale situazione politica amministrativa e soprattutto per partecipare alla stampa ed a tutti i mezzi di informazione la volontà del costituendo Soggetto Politico che intende proporsi in maniera attiva sulle nuove dinamiche del confronto politico con un’ azione amministrativa fondata su cose semplici, concrete e su obiettivi realisticamente raggiungibili. Politica nella quale ogni singolo cittadino abbia la possibilità di apportare il proprio personale contributo e di essere soggetto attivo nei processi decisionali che riguardano il futuro dell’intera comunità”.
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Fin qui il comunicato.
Resta da dire che tanti candidati sindaci non solo creano confusione ma fanno smarrire l’elettorato. Perché si verificheremmo lacerazioni in nuclei familiari e tra parenti, considerato che per non scontentare nessuno, in parecchie famiglie si voterà per sindaco un soggetto politico, e per consigliere comunale un’altra lista. Sarebbe opportuno che qualcuno facesse un passo indietro, con signorilità e senso civico. Magari imparentandosi con qualche altro schieramento. Al momento abbiamo: Giuseppe Campagna, Santino Metauro, Gaetano Argiroffi e Francesco Santisi quasi sicuri candidati a sindaco. Se a questi uniamo Antonio Garufi e Walter Marisca (o chi per lui) si avrà un sestetto di tutto riguardo (e tutte persone perbene) ma che certamente non gioverà per il futuro del paese, dove le forze politiche si dovrebbero ricompattare e non divedersi o lacerarsi.