20.7 C
Santa Teresa di Riva
venerdì, Novembre 22, 2024
HomeAttualitàS.Alessio, per i ritardi chiesta la dichiarazione di calamità

S.Alessio, per i ritardi chiesta la dichiarazione di calamità

SANT’ALESSIO SICULO – Il sottopasso non apre, i consiglieri di minoranza chiedono la convocazione urgente del consiglio comunale per procedere alla dichiarazione di pubblica calamità ed accedere ai benefici di legge per una economia che è stata messa in ginocchio da una interruzione della ss 114 che oramai dura da più di un anno. Daniela Carnabuci, Nunzio Moschella, Giuseppe Riggio e Pietro Trovato, sostengono che la situazione che si è venuta a creare a Sant’Alessio legittima la loro richiesta alla luce della legge 225 del 1992 per il riconoscimento dello stato di pubblica calamità, invocando l’accesso ai benefici previsti dalla legge e, in particolare: la sospensione di tutte le scadenze fiscali e contributive extracomunali per tutti i cittadini abitanti e le imprese con sede e attività in questo Comune; la sospensione delle scadenze dei ratei dei mutui in corso di pagamento da parte di tutti i cittadini abitanti in questo Comune; la sospensione del pagamento del pedaggio autostradale ai caselli di Taormina e Roccalumera per tutti i cittadini abitanti e le imprese con sede e attività in questo Comune. Al sindaco viene chiesto di inoltrare la richiesta alle autorità competenti, regionali e statali, a cominciare dal Consiglio dei Ministri. I lavori per il sottopasso che elimina il passaggio a livello sono diventati ormai come la tela di Penelope, l’Anas ha contestato il progetto ed i lavori a Rete Ferroviaria Italiana che sta provvedendo in questi giorni alle modifiche richieste (si è lavorato anche ieri per raschiare la parete della rampa lato valle). I tempi per l’apertura si allungano e cittadini ed imprenditori non ne possono più, anche perché il mese scorso si è aggiunto il restringimento della carreggiata del ponte sul torrente Agrò, decisa dall’Anas per le condizioni del viadotto che consente solo il senso unico alternato ed il passaggio ai veicoli con peso inferiore alle 3 tonnellate e mezzo, che in pratica chiudono Sant’Alessio ai pullman di linea. “A seguito di tale blocco dell’arteria viaria principale – annotano i consiglieri di minoranza – si è determinata per le attività commerciali una notevole riduzione di lavoro e che si è dovuta registrare anche la chiusura di diversi esercizi commerciali, con la conseguente ricaduta sul piano occupazionale”.

I piu' letti

P