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giovedì, Ottobre 24, 2024
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Il 21 la fine del mondo? No, consiglio a S.Teresa e all’Unione!

SANTA TERESA DI RIVA – Spazzatura +25%, Imu seconda casa aliquota massima, 10.6; acqua, recupero annualità pregresse; bollette luce e telefono, scadenze di fine anno: contribuenti sotto pressione. Poco importa che venerdì 21 si riuniscono quasi in contemporanea il consiglio Comunale e il consiglio dell’Unione dei Comuni. I cittadini in questo momento hanno altro cui pensare e, soprattutto, guardano al palazzo con tanta acredine, specie perché sono andate a farsi benedire le promesse elettorali secondo le quali sarebbero stati fatti dei risparmi sulla spesa pubblica per non aumentare le tasse. Invece, eccoci qua a piangere sugli ennesimi aumenti. Certo non era prevedibile la drasticità e la profondità dei tagli dei trasferimenti statali e regionali, così una giustificazione c’è sempre. U veniamo alle assise (Maya permettendo). Per le ore 16 è convocato il consiglio comunale che delibererà per l’approvazione e adozione piano speditivo di protezione civile comunale per il rischio idrogeologico e idraulico, sismico ed incendio, e sulle “direttive generali” per la redazione del nuovo strumento urbanistico. Un rinvio di quattro giorni, rispetto alla data annunciata, quanto basta per sovrapporlo alla fine del mondo e alla riunione del consiglio dell’Unione dei Comuni fissata per lo stesso giorno alle ore 18 nell’aula consiliare del comune di Sant’Alessio, nuova sede, dopo lo sfratto dal Palacultura di S.Teresa deciso dal sindaco Cateno De Luca al quale, evidentemente, questa Unione non deve stare molto simpatica, visto che proprio lui qualche anno fa aveva guidato la secessione di Fiumedinisi, Alì Terme e Nizza. Per quanto riguarda l’odg dell’Unione il presidente Carmelo Spadaro ripropone il bilancio di previsione 2012; la proposta per l’istituzione di un corpo di polizia territoriale; due odg riguardanti il mantenimento dell’ufficio del giudice di pace, e per scongiurare la chiusura o la riduzione dell’orario di apertura degli uffici postali. Nel territorio dell’Unione sono stati già chiusi Misserio (Santa Teresa) e Rocchenere (Pagliara) mentre quelli di Casalvecchio e Rina (Savoca) aprono a giorni alterni.

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