LIMINA – I rappresentanti di Fli fuori dalla maggioranza e dalla giunta. Un mese dopo la “dichiarazione” di indipendenza del consigliere di maggioranza Domenico Saglimbeni, arriva puntuale il ritiro della delega all’assessore allo sport Giovanni Noto, espressione di Fli nella giunta del sindaco Filippo Ricciardi.
Lo stesso sindaco in una nota chiarisce la sua scelta.
“Preliminarmente mi corre l’obbligo di porgere un sentito ringraziamento all’Assessore Giovanni Noto per il contributo che ha voluto e potuto dare in seno alla Giunta Municipale di Limina nel corso di questa sua esperienza durata due anni e mezzo insieme al gruppo di maggioranza. Peraltro i nostri rapporti personali per quanto mi riguarda continueranno ad essere di estrema cordialità.
Ciò premesso mi corre altresì l’obbligo, oltre che il dovere, di fare alcune precisazioni in merito alla vicenda. La dichiarazione del Consigliere Saglimbeni, in occasione della seduta di Consiglio Comunale del 30 di Ottobre u. s., mediante la quale ha comunicato il suo allontanamento dal gruppo di maggioranza, ha determinato una nuova situazione politica che ha messo in discussione la posizione dell’Assessore Noto in Giunta in quanto lo stesso indossa la stessa casacca del Saglimbeni. Ho personalmente invitato l’Assessore ad assumere le opportune decisioni dandogli la legittima possibilità di lasciare il campo al fine di evitare il ricorso al cartellino rosso che gioco forza ho dovuto tirare fuori dal taschino a fine Novembre. Tutto questo prescinde dalle “burrasche” tra MPA e FLI che peraltro a Limina non ci sono mai state; e ancora meno tra “Brigugliani e non”: si vuole spostare il tiro ad ogni costo? Quindi nessun “Martirio” ma solo libere scelte soggettive. Nessuna influenza da parte di “Corvi Interni”, frustate dei “Falchi” o volontà da parte del Capogruppo di Maggioranza ma solo sacrosante consequenziali decisioni assunte dal sottoscritto di concerto e a seguito di intese collegiali scaturite dalle riunioni fatte col gruppo. Prova ne è che si attendeva la tempesta (azzeramento con rimpasto) e subito. La decisione invece arriva senza traumi e dopo trenta giorni. E ancora il paventato mese di “Via Crucis”: l’Assessore Noto non partecipava alle Giunte da circa 2 mesi (ultima sua presenza alle riunioni di Giunta risale al 2 di Ottobre e la penultima al 3 di Agosto) e pertanto “il Cireneo” non ha nemmeno avuto modo di vedere l’ombra della fantomatica “Croce” e quindi di potere operare la biblica “Crocifissione”. A riguardo non posso fare a meno di osservare che ad ogni costo il Santo Natale 2012, ormai alle porte, a Limina debba per forza essere scambiato con una Pasqua di Passione che non esiste. Quindi altro che “Ospite Indesiderato”. Si può parlare solo della nota trasmissione “Chi l’ha visto”: non me ne voglia l’ex Assessore anche perché la puntualizzazione riguarda solo chi racconta i fatti in maniera distorta. Tutto il resto è da considerarsi fuori tema, ivi compresi gli scontri in Consiglio Comunale e quant’altro, posto che i citati episodi di aula prescindono dalla determinazione sindacale in argomento. Io credo invece che chi ha il problema di soffrire la personalità di taluni soggetti e non perde costantemente occasione di chiamarli in causa, anche quando si verificano condimeteo avverse, non può pensare di trovare soluzioni cercando giustificazioni sempre con l’additare una volta il “Falco” e l’altra la “Colomba”, non fosse solo perché, come sempre, “chi è causa del suo male pianga se stesso”. Infine consentitemi una battuta: nelle piccole realtà come Limina, dove in fondo in fondo tutti si conoscono, vale sempre il detto “fatti ccattari di cu nan ti canusci”. Piuttosto si ribadisce la volontà di dialogo da parte di questa Maggioranza a quanti in modo sano e costruttivo vogliono contribuire a remare tutti insieme per la stessa direzione, quella della ricerca del bene collettivo e per lo sviluppo della comunità Liminese”.
