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venerdì, Gennaio 3, 2025
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Savoca, nuovamente profanata la chiesetta di S.Biagio

SAVOCA – Nuova profanazione della chiesetta di S.Biagio a Savoca. Dopo il furto del quadro del settecento raffigurante S.Antonio avvenuto l’anno scorso, il 13 dicembre, stavolta dalla chiesa di proprietà della famiglia Aliberti sono state portate via due statue in gesso raffiguranti S.Antonio e S.Rita, e alcune tovaglie ricamate dono di ex voto. “Non era mai successo in trenta anni – ci dice Pinella Aliberti dopo avere denunciato l’accaduto ai carabinieri di Sant’Alessio Siculo competenti per territorio – adesso nel giro di meno di un anno due episodi che lasciano basiti che non hanno una spiegazione logica visto che dopo il primo furto non c’era più niente di valore. Evidentemente anche due statue in gesso costituiscono un bottino. Anche stavolta ho provveduto a sostituire la serratura forzata, ed anche questa volta spero ardentemente che queste effrazioni finiscano”. La chiesetta di S.Biagio, posta in una zona isolata vicino alla frazione Romissa, non ha un sistema di allarme. Riapre due volte all’anno in occasione della ricorrenza di San Biagio, il protettore della gola, e per Natale quando i fedeli giungono da ogni parte per un momento di preghiera molto sentito. Nonostante questi atti sacrileghi, è intendimento della famiglia Alkiberti riaprire la chiesa per le festività natalizie. Una messa sarà celebrata dall’arciprete dpm Gerry Currò. In questo ultimo periodo ci sono stati sin troppi furti all’interno delle chiese della Valle d’Agrò. A Savoca sono stati portati via due candelabri d’argento dalla chiesa madre, a Forza D’Agrò è stato rubato un quadro del settecento di autore ignoto raffigurante Sant’Alessio

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