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venerdì, Ottobre 25, 2024
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PD Santa Teresa: Casablanca sconfessa Casablanca

Nel recente direttivo del PD di S.Teresa di Riva si è discusso di consigli di quartiere e PRG senza votare su comunicati stampa ufficiali, per cui le opinioni espresse di recente dal segretario del Circolo sulla stampa ritengo debbano essere considerate solo sue legittime valutazioni. Al riguardo vorrei esprimere le mie opinioni e ricordare che nella campagna elettorale del 2003, la prima guerra mondiale contro il “perfido” Bartolotta, una delle cose che sbandierammo di più fu che avremmo tolto dalle mani dell’ “incapace” arch. Trimarchi il PRG per affidarlo a tecnici “capaci” di redigerlo rapidamente secondo principi di imparzialità e partecipazione. Dopo nove anni in cui non si è riusciti a portare a casa l’iter progettuale, da semplice tesserato, penso che noi del PD, piuttosto che criticare preventivamente, con risibile arroganza, l’operato dell’amministrazione De Luca, dovremmo chiedere scusa ai cittadini, scuse doppie visto che ci siamo pure vantati di aver fatto affidare la redazione del PRG al nostro amico ing. Nicotra. La nuova amministrazione ha l’ovvio diritto di affidarsi a tecnici di propria fiducia per il completamento del PRG, considerato anche che le sue idee al riguardo sono molto specifiche e noi del PD non abbiamo bisogno di collezionare ulteriori brutte figure. Valuteremo poi, con la grande attenzione che merita, se e come verrà portato avanti l’iter del PRG. Riguardo ai consigli di quartiere non è certo criticabile, specialmente da sinistra, l’intenzione di coinvolgere i cittadini. Certo, ritengo inutilmente dispendioso dar vita a carrozzoni buoni solo a dare risalto a qualche vanitoso, ma utile e privo di spese organizzarli sotto forma di consulta di quartiere a cui si partecipi su base volontaria. Sempre per favorire la partecipazione senza appesantire i bilanci comunali, inviterei l’amministrazione a prendere in esame la possibilità di effettuare dei “sondaggi” consultivi nei quali i cittadini possano esprimere le loro opinioni senza le costose formalità dei referendum ufficiali ma che, se correttamente gestiti, garantirebbero lo stesso livello di affidabilità e correttezza con costi dell’ordine delle centinaia di euro. Questo sistema si potrebbe applicare ai referendum proposti dalla minoranza sull’alienazione dei beni comunali, referendum ai quali, se non sbaglio, la maggioranza ha detto di opporsi solo per motivi contabili. S. Teresa di Riva 2 ottobre 2012 ing. Sebastiano Casablanca, tesserato del PD di S. Teresa di Riva

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