Furci Siculo – Neppure la torrida calura dell’estate appena trascorsa, ha messo in sordina il vociare dei confronti di piazza che hanno visto protagonisti esponenti della politica locale. Fra manifesti murali e “memorie” cartacee, è stato un susseguirsi di parole. A porre un freno a questo vociare, il primo cittadino Bruno Parisi che con tono deciso dichiara: “nel corso della mia legislatura ho subito una serie di insulti. Non avevo mai reagito né risposto. Al settimo manifesto, quando è stato ‘alzato il tiro’ nei miei confronti, ho deciso di difendermi ricorrendo alle vie legali. Il torto è di chi lo fa, non certo di chi lo subisce! Il fatto che il giudice abbia optato per il rinvio a giudizio, conferma la correttezza della mia azione. Viste le crescenti offese subite, c’erano i termini per un mio intervento. Tanto le sconfitte quanto le vittorie, incalza Parisi, vanno accettate. L’aver mandato alla Corte dei Conti gli atti risalenti alle passate amministrazione, era un obbligo morale per me. Se coloro che mi succederanno invieranno gli atti inerenti il mio operato alla Corte dei Conti, io non avrò nulla da ridire. Questo perché non ho nulla di cui spaventarmi. Ho la coscienza pulita”! Nonostante le difficoltà legate alle sorti del consiglio comunale, il sindaco parla della propria “fortuna nell’essere stato supportato in questi quattro anni e mezzo da assessori ed esperti validi. Sarò sempre grato a Filosa, Coglitore ed al compianto Todaro per la loro collaborazione. Sono consapevole anche dell’operato degli assessori Ciccino Di Bella, Francesco Foti, Carmelo Freni, Francesco Rigano, Nuccia Foti, Sarah Vita e Francesco Crinò, quest’ultimo nonostante i problemi che ci sono stati. Ciascuno di loro ha contribuito in modo valido e decisivo a migliorare il nostro paese. Un riconoscimento va anche ai miei consiglieri comunali che non hanno potuto adempiere al proprio ruolo per via dei fatti di cui tutti siamo a conoscenza”. Positive le considerazione che Parisi fa intorno agli obiettivi raggiunti. “La squadra che mi ha supportato è riuscita a sanare il bilancio. Abbiamo pagato 60mila euro di debiti. Furci è uno dei pochi comuni dell’hinterland senza debiti nei confronti dell’ATO. Tanti gesti coraggiosi che alle volte hanno potuto destare un’iniziale disapprovazione, hanno rappresentato un miglioramento per il nostro comune”. Fra questi gesti “coraggiosi” fatti nell’appena trascorsa estate rientrano, a dire del sindaco, la scelta sia di indire il pass, sia di porre fine alla questione “ombrelloni selvaggi”. “Anche se questo primo anno è stato un po’ traumatico, l’utilizzo del pass ha comportato una serie di migliorie. Con gli introiti ottenuti siamo riusciti a coprire le spese per la segnaletica. Il prossimo anno ci muoveremo affinché il pass sia per i residenti che per i proprietari di casa sia totalmente gratuito”. Intorno alla questione “ombrelloni selvaggi”, il primo cittadino tiene a sottolineare che “dopo ben cinque avvisi ed una ordinanza, visto che non siamo riusciti a sensibilizzare i bagnanti, abbiamo dovuto effettuare un sequestro degli ombrelloni che illegalmente erano stati posizionati nella battigia. Un sequestro fatto in collaborazione con le autorità competenti. Alla fine sono stati prelevati oltre 100 ombrelloni”. Un bisogno di svecchiamento della politica è ciò di cui il primo cittadino parla. “Abbiamo cercato di bilanciare ciò che andava male. Furci può cambiare e con la nostra gestione della cosa pubblica abbiamo posto le basi per poterlo fare. Abbiamo dato un esempio di legalità e dedizione totale. A mio avviso è tempo però che la vecchia classe politica si metta da parte per dare voce alle nuove generazioni. In caso contrario sarò disposto a rimettermi in gioco”. E la querelle Parisi-Foti come verrà archiviata? “Sono disposto, conclude il sindaco, a partecipare ad un pubblico confronto come e quando vuole lui”.