SANTA TERESA DI RIVA – Il vecchio e incompleto polifunzionale sulla Circonvallazione potrebbe ospitare una “casa famiglia” per disabili soli e particolarmente bisognosi di assistenza. L’idea è al vaglio dell’amministrazione comunale. Lo avevano chiesto a gran voce le associazioni cittadine che si occupano di solidarietà sociale nel corso di un incontro promosso lo scorso aprile in piena campagna elettorale per le amministrative on cui erano presenti tutti e quattro i candidati sindaco. De Luca, oggi sindaco, non ha dimenticato quell’appello lanciato da Antonella Aliberti, presidente della “Associazione Dispari” costituita a Santa Teresa di Riva tra i genitori di bambini diversamente abili, ed ha ora dato mandato all’ufficio tecnico per uno studio di fattibilità per una casa famiglia che nasca sulle ceneri di un mai completato centro polifunzionale. La casa famiglia assicurerà un ambiente familiare a quei diversamente abili nel momento in cui verrà a mancare la famiglia e non ci sarà chi si occuperà di loro. Ma sarà tanto altro. Con fondi statali e regionali ed il contributo di volontari qualificati per questo tipo di assistenza. Il progetto al momento è solo una bozza, una idea, vagliando tutte le possibilità per raggiungere lo scopo. Purchè non se ne faccia un ghetto.