SANTA TERESA DI RIVA – Il comune paga il debito con l’Ato4 rifiuti grazie ad una anticipazione di cassa della Regione che ha fretta di chiudere ogni pendenza in vista della scadenza del 30 settembre quanto saranno cancellati gli Ato per far posto alle Srr. Il sindaco De Luca, superato lo scoglio del Tar, si è messo subito al lavoro per aggiustare i conti del comune anche perché il 30 maggio l’Ato4 aveva sollecitato la definizione del piano di rientro dei debiti vantati con il comune di Santa Teresa di Riva, quantificati in 1 milione e 451 mila 647 euro per servizi resi dal 2007 al 2012, così specificati: 1.233.859 per igiene ambientale, trasporto in discarica e scerba tura e 217.787 per quote di partecipazione dal 2007 al 2010. Il sindaco ha quindi sottoscritto il piano di rientro che impegna il comune a restituire alla Regione in 10 rate annuali da 145.164 euro a partire dal 2013 e fino al 2022: a controfirmare l’impegno il ragioniere generale Antonino Caminiti, ed il collegio dei revisori dei conti (il presidente Domenico Donato e la componente Giuseppina Carnabuci: non firma il terzo componente del collegio, Francesco Vito che ha lo stesso incarico per il Comune e per l’Ato4). Tutto questo nonostante “ci sia in atto una ulteriore verifica” e di “conguaglio” come si legge nella delibera che chiude il contenzioso. Insomma si è prestata fede alle fatture dell’Ato4 che il sindaco precedente aveva contestato perché erano stati fatturati servizi non resi (spazzamento, lavaggio cassonetti, scerbatura nelle zone periferiche, raccolta a singhiozzo nelle aree della cintura periferica, differenziata fatturata ma non resa, raccolta beni ingombranti non effettuata).
La foto per gentile concessione del bravo giornalista Carmelo Cutrufello
