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venerdì, Ottobre 25, 2024
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Roccalumera, problema rifiuti: interviene Lombardo

Roccalumera – Dal consigliere provinciale Giuseppe Lombardo riceviamo: “Premesso che non basta una semplice delibera di indirizzo della Giunta Comunale di Roccalumera per rinunziare ai servizi dell’ATO ME 4 o per mettersi in proprio, ancora una volta il Sindaco Miasi, su una problematica delicata quale è quella dei rifiuti dimostra superficialità, evita il confronto perché sconosce l’argomento e sa fare solo ironia su una polveriera che può esplodere da un momento all’altro. Proprio ieri, la IV commissione dell’ARS ha espresso parere favorevole, così come richiesto dalla circolare n° 1 del 16 maggio 2012, dell’Assessorato regionale dell’Energia, sulla delibera di Giunta Regionale n° 201 del 21 giugno scorso (Piano di individuazione di bacini territoriali di dimensione diversa da quella provinciale), che prevede la nuova perimetrazione della SRR ( società per azioni per la regolamentazione del servizio della gestione dei rifiuti) della quale farà parte anche Roccalumera, visto che la norma prevede che le stesse società saranno costituite, obbligatoriamente dai comuni ricompresi nel territorio interessato. Tale perimetrazione non sarà l’attuale composizione dell’ATO ME 4, nemmeno tutta la provincia di Messina, ma l’area metropolitana di Messina che va da Gaggi, passando per la città di Messina, fino al comune di Falcone, per un totale di 51 comuni. Pertanto nei prossimi giorni bisognerà concentrarsi non su proposte banali e illegittime di fuoriuscita da una società in liquidazione come l’ATO ME 4, ma su cosa succederà nel momento in cui il piccolo comune di Roccalumera si troverà a confrontarsi con un unico soggetto, così come prevede la norma, che dovrà gestire i servizi collegati ai rifiuti urbani, in realtà come Messina, Barcellona, Milazzo e altri 48 comuni, compreso Roccalumera, per un totale di circa 500 mila abitanti. Considerato che nella seduta di ieri della commissione regionale competente non era presente nessun deputato della provincia di Messina e non condividendo il criterio che ha stabilito di accorpare piccole realtà come i nostri comuni della riviera jonica con la città di Messina, dove il disastro della raccolta dei rifiuti è sotto gli occhi di tutti, e con i comuni della zona tirrenica dove i debiti accumulati dall’ATO ME 2 sono incalcolabili, ho chiesto al Presidente del Consiglio Provinciale di convocare con urgenza una seduta di consiglio alla presenza della deputazione regionale di Messina e del Presidente della Provincia, che in questa fase è stata latitante, per contrastare un disegno politico che ancora una volta ha privilegiato la Provincia di Catania, dove sono state salvaguardate posizioni territoriali ottimali esistenti a discapito di provincie e territori più deboli quali Messina e la zona Jonica messinese.”

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