SANTA TERESA DI RIVA – Lo studio analitico e dettagliato del fenomeno dell’emigrazione dalle valli joniche dei Peloritani verso l’America a cavallo tra l’Otto ed il Novecento, è ora disponibile in un volume, edito dallo stesso liceo, intitolato “La Merica!”. L’analisi degli studenti che hanno fatto parte del laboratorio storico voluto dal dipartimento storia del liceo classico “Enrico Trimarchi” di Santa Teresa di Riva, aggiunge nuove tessere al grande mosaico della memoria storica del nostro comprensorio, dove alla fine dell’Ottocento, l’emigrazione verso gli Stati Uniti d’America sembrava l’unica alternativa alla fame ed alla mancanza di lavoro, oltre che la speranza di vivere dignitosamente come essere umani, in un Paese dove ognuno poteva avere la sua opportunità. Si stima che dal primo quindicennio del XX secolo siano emigrati dalla Sicilia verso l’America un milione di persone. Tre anni di lavoro, iniziato con l’anno scolastico 2008 /2009, portato avanti dagli studenti Gianpaolo Basile, Gianpietro Basile, Chiara Bombaci, Giuseppe Briguglio, Giuseppe Cacciola, Sofia Cacciola, Stefano Crupi, Fabiana Egitto, Ester Gugliotta, Maria Lenzo, Daroa Maria Malino, Federica Marisca, Adriana Miceli, Alessio Morabito, Michela Muscolino, Sabrina Muscolino, Mariagiulia Pagano, Giulia Pellizzeri, Maria Pia Savoca, Iolanda Scuderi e Alessia Stracuzzi, seguiti e coordinati dalla professoressa Francesca Gullotta, responsabile del Dipartimento di storia del liceo santateresino, una documentazione certosina portata a spulciare gli archivi del museo dell’emigrazione di Ellis Island, l’isoletta della baia dell’Hudson a NewYork dove arrivavano anche gli emigranti dall’Europa, a trovare i nomi di coloro che agli inizi del secolo scorso approdarono in America dalla costa jonica messinese, da Antillo a Scaletta, da Taormina a Giardini, da Letoianni a Mandanici, quattordici comuni dei Peloritani, rintracciati e intervistati alcuni del loro parenti che ancora vivono dalle nostre parti, tutto questo è più di un volume che rincorre le ali della memoria. Non tutti coloro che varcarono l’oceano raggiunsero l’America, e tanti di quelli che ci arrivarono poi vennero rimpatriati perché non superarono le visite “mediche” ad Ellis Isalnd, e quelli che restarono scoprirono che i dollari non crescevano sugli alberi. Molti si adattarono, tanti lavorarono duro e colsero veramente quello che era lo spirito dell’America, ma questo libro vuole anche essere un tributo verso coloro che tentarono ma non ci riuscirono. E non sono mai più ritornati a calcare la terra dei loro avi. Un libro da leggere come un romanzo, perché non è il solito polpettone zeppo di date, ma un ripercorrere con gli emigranti il loro viaggio della speranza.