Castelmola – I cani randagi creano in paese comprensibili disagi, oltre che terrore e paura tra i turisti ed i cittadini del posto. Sull’argomento ospitiamo una riflessione dell’ex consigliere Pippo Intelisano: “Negli anni scorsi, a partire dal 2009, abbiamo inviato diverse istanze al sindaco del comune di Castelmola per cercare di ovviare, o quanto meno rendere meno pesante, il problema dei cani randagi che circolano nel nostro territorio e che oltre disturbare con continui latrati si rendono pericolosi per i tanti turisti che, oltre a soggiornare nel nostro Borgo, usano i vari sentieri per le loro passeggiate. Come dicevamo abbiamo più volte fatto presente il problema affinché fosse portato rimedio, coinvolgendo ogni Ente, Azienda Sanitaria, Polizia Municipale, Associazioni di protezione Animali, ecc.., ma a d oggi non si è fatto nulla. Esistono delle leggi nazionali che obbligano Regioni e Comuni ad attivare la normativa che istituisce l’impiego del microchip per i cani, o comunque per animali domestici compresi i gatti. A vigilare su tutto dovrebbero essere i comuni ma purtroppo, almeno nel nostro territorio ciò non succede, per cui continuano le lamentele di coloro che scelgono il nostro Borgo per soggiorni turistici e vivere le bellezze naturali del territorio senza incorrere in pericolosi incontri o in fastidiosi abbaiare notturni che non fanno dormire e riposare. Chiediamo quindi che la nuova amministrazione si faccia carico del problema e cerchi le soluzioni al randagismo ed intervenga con un controllo capillare su tutto il territorio istituendo il registro dell’anagrafe canina cosi come previsto dalle vigenti norme legislative”.
Pippo Intelisano
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Siamo sicuri che il nuovo sindaco, attento ai “consigli” della sua gente, saprà attivarsi con tempestività, per emarginare i cani randagi che scorazzano per tutto il territorio di Castelmola.
La Gazzetta Jonica
