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sabato, Ottobre 26, 2024
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S.Teresa di Riva, il dilemma del sindaco De Luca.

S.Teresa di Riva – Il neo sindaco di S.Teresa, on. Cateno De Luca, tra le sue ambizioni ha pure quella di essere un protagonista. E se non dovesse rappresentare in certi passaggi la prima donna, si mette diligentemente da parte facendo emergere altre figure politiche. Diciamo questo, raffrontando la sua posizione palesata un paio di anni addietro quando con una certa facilità si è distaccato dall’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, facendo fare un passo indietro anche ai sindaci dei comuni che inghirlandano Fiumedinisi. E così è nata l’Unione dei Comuni della Valle del Nisi, e lui, neanche a dirlo, è stato eletto subito presidente dai primi cittadini Di Tommaso (Nizza di Sicilia), Carmelo Satta (Alì) e Lorenzo Grasso (Alì Terme). Adesso l’on. De Luca si trova in forte crisi ideologica, perché non sa se traghettare il comune di S.Teresa all’Unione dei Comuni della Valle del Nisi, oppure se far rientrare i quattro comuni disertori (Fiumedinisi, Alì, Alì Terme e Nizza di Sicilia) all’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, di cui è presidente l’avv. Gianni Miasi, sindaco di Roccalumera. Secondo gli esperti della politica deluchiana , due dovrebbero essere le prospettive: O potenziare e dare ancor più valenza al suo comune, Fiumedinisi, accorpando il territorio di S.Teresa al Nisi, oppure parafrasando il buon senso del figliol prodigo, ritornare all’Unione di Villa Ragno, a S.Teresa di Riva, che tra l’altro dispone di un progetto approvato per lo svincolo autostradale nella Valle d’Agrò e soprattutto di risorse economiche. Inoltre l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani ha avviato da qualche anno un progetto per unificare alcuni importanti servizi. Su questo argomento l’on. Cateno De Luca da tempo si sforza di far capire che i piccoli comuni, per evitare il tracollo o il dissesto finanziario, saranno costretti a consorziarsi, per cui anticipando i tempi, l’orientamento politico già evidenziato dall’onorevole è quello di una accurata “ridistribuzione dei servizi e delle infrastrutture” in un contesto comprensoriale . Ed allora, ci chiediamo, quale sarà la mossa del neo sindaco di S.Teresa?

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