S.Teresa di Riva – Come abbia fatto l’on. Cateno De Luca a prendere tanti voti non si sa. Di certo ne ha presi più di tutti e quindi è diventato sindaco di S.Teresa. Vincendo lui si trascina in consiglio pure la sua lista d’appoggio “Sicilia Vera”, anche se ha collezionato 1447 voti contro i 2439 ottenuti dalla lista “Città Libera” del candidato sindaco Alberto Morabito. A conti fatti De Luca ha distaccato Morabito di 154 voti (2085 contro 1931) mentre ha perso nella conta dei voti di lista. Per la prima volta nella storia, S.Teresa di Riva ha un sindaco che non è di S.Teresa, viene da Fiumedinisi, dove è stato primo cittadino, ed è parlamentare alla Regione Siciliana. I cittadini elettori di S.Teresa lo hanno preferito a Carlo Lo Schiavo, Fabio Palella e appunto Alberto Morabito. Ripetiamo, non sappiamo quale strategia abbia usato per collezionare più consensi di tutti, ma, a parte la faraonica campagna elettorale (che nessun candidato elettore della nostra provincia forse si potrà permettere), la foga oratoria nei vari comizi e le promesse dello svincolo autostradale e di tanti altri progetti, a spianare il suo successo è stato l’intricato sistema elettorale, con i voti incrociati, che gli ha consentito di convogliare sulla sua persona tutti i voti possibili. Ed è stata una strategia vincente. Perché i candidati della sua lista avranno preso, tutti insieme, circa 1400 voti (con candidati che si sono fermati a 31 voti e con Danilo Lo Giudice (il più votato in assoluto) che ha preso 343 voti)), mentre nella lista di Morabito sono stati sommati oltre 2400 voti, con tanti candidati che hanno superato le duecento preferenze. Ecco, questo particolare sarà sfuggito alla lista “Città Libera” perché alcuni candidati consiglieri invece di portare voti al sindaco sicuramente avranno preferito più consensi sul loro nominativo, lasciando libero l’elettore di votare per il candidato sindaco. Oppure l’on. Cateno De Luca durante la visita alle famiglie santateresine avrà forse detto, per il consiglio comunale votate per chi volete, per il sindaco datemi una preferenza. Giusta deduzione. Ma, pur con tutte queste strategie, forse neanche lui pensava di vincere. Perché ad ingigantire i suoi consensi non dimentichiamoci del voto di protesta. Cioè della gente stanca ed affamata (la crisi si fa sentire in ogni casa), delle famiglie che non riescono più a fare la spesa, a pagare le tasse (ma anche le bollette della luce e del telefono), che non possono più far da mangiare perché hanno la cucina rotta, o perché hanno il frigorifero scassato o la lavatrice arrugginita, tutto questo ha mandato in bestia tanti capifamiglia, che, per protestare contro i politici e gli amministratori locali, che non avrebbero fatto niente per loro, hanno preferito “lo straniero” convinti di aver operato bene e che questo nuovo sindaco potrebbe dare loro aiuto e speranza. E sicuramente sarà così. Cateno De Luca quando promette una cosa, l’ha detto sul palco, mantiene sempre la promessa. Inoltre è parlamentare regionale e quindi potrebbe traghettare su S.Teresa contributi e finanziamenti e magari realizzare quelle opere di vitale importanza per il futuro del paese e di cui tanto si parla. Speriamo che questa svolta storica possa essere utile ai cittadini elettori che lo hanno votato; ma soprattutto che giovi allo sviluppo e al progresso della cittadinanza intera e in particolare che serva al neo sindaco De Luca, per dimostrare al popolo di S.Teresa che, quest’ultimo, pur tradendo le sue origini non ha sbagliato puntando tutto su di lui.
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