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Mandanici, lettera del consigliere Ravidà

Mandanici – Il consigliere comunale  Sebastiano Ravidà ha presentato una circostanziata  mozione urgente (da leggere con attenzione per le importanti riflessioni riportate)  da inserire all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale . E’ stata indirizzata al sindaco  Armando Carpo e al presidente del consiglio Anna Misiti. Eccola:

 

Oggetto : Mozione urgente da inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, contro la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa prevista dal D.L. 6 dicembre 2011 n. 201 del Governo Monti (Decreto salva-Italia) convertito in Legge 22 dicembre 2011 n. 214.

PREMESSO CHE

 l’ICI, istituita come imposta straordinaria sugli immobili (ISI) con il Decreto Legislativo n. 504 “Riordino della finanza degli enti territoriali, a norma dell’articolo 4 della Legge 23 ottobre 1992, n. 421”, è stata poi trasformata in una tassa ordinaria;

 fin dalla sua istituzione l’ICI, vera e propria imposizione patrimoniale sulla prima casa, è stata vista come un tributo ingiusto perché colpiva, direttamente, un bene primario;

 con il Decreto-Legge n. 93 del 27 maggio 2008 “Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie” convertito in Legge 24 luglio 2008 n. 126, a decorrere dall’anno 2008, questa tassa è stata eliminata.

 circa il 90% delle famiglie nel nostro Paese sono proprietarie dell’immobile in cui abitano;

 la casa di abitazione è il luogo dove si svolge la vita familiare e affettiva;

 l’IMU delineata dal Decreto Legislativo n. 23 del 2011 non si applica all’abitazione principale e alle relative pertinenze.

 

RICORDATO CHE

 la manovra finanziaria del Governo Monti (cosiddetto Decreto salva-Italia), anticipa al 2012 l’istituzione dell’imposta municipale propria (IMU);

 l’IMU prevista dalla Manovra Monti non è sostitutiva di altre imposte;

 il 50% degli introiti provenienti dal gettito ICI (IMU) sulla seconda casa e sugli altri immobili (non definibili come abitazione principale) spetterà allo Stato;

 

PRESO ATTO CHE

 la casa è un bene su cui il fisco non deve pretendere nulla, perché costituisce un’estensione fisica e un complemento necessario della persona che la possiede e la usa.

 

CONSIDERATO CHE

 siamo di fronte ad una vera e propria patrimoniale che grava sulla gente comune violando il diritto, intangibile, alla proprietà. Non applicare i minimi equivarrebbe a dissanguare una popolazione già colpita da uno stato di crisi senza precedenti, nel contesto di un’economia stagnante, storicamente fondata sul commercio e sull’agricoltura, settori che andrebbero a subire ulteriori, devastanti, ripercussioni persino nel caso di applicazione delle tariffe medie. E’ dunque necessario intervenire velocemente, nel rispetto della normativa vigente, per abbattere l’IMU in ogni sua voce di entrata;

 la crisi economica ha colpito profondamente le famiglie e le imprese;

 gravare le famiglie di questa nuova IMU, in un momento di così grande difficoltà, non aiuta la ripresa economica ma comporterà una contrazione, ancora più forte, dei consumi a tutto svantaggio della paventata crescita;

 oltre ad un maggior esborso fiscale per i cittadini – a causa della reintroduzione dell’ICI sulla prima casa e del rialzo delle rendite catastali nella misura del 5% –, verranno penalizzati anche i Comuni che avranno minori entrate rispetto a quanto previsto con il Decreto Legislativo n. 23 del 2011.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA LA GIUNTA ED IL SINDACO

 a condannare l’intervento del Governo Monti che ha reintrodotto l’ICI sulla prima casa;

 a definire le aliquote in modo tale da ridurre al minimo la tassazione sui cittadini e quindi applicare le soglie minime di legge, anche sulle abitazioni secondarie e sui terreni agricoli, per evitare che la popolazione venga colpita dall’ennesima stangata.

 

Consigliere Comunale

Sebastiano Ravidà

L’argomento è molto importante. Sarebbe opportuno che tutti i  sindaci prendessero in considerazione la denuncia del consigliere Ravidà, per evitare che la popolazione venga ancora colpita “dall’ennesima stangata”.

 

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