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sabato, Ottobre 26, 2024
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Nizza, intervistati dalla Gazzetta Jonica i tre candidati sindaco.

Nizza di Sicilia – La nostra giornalista Simona Bordonaro ha intervistato i tre candidati a sindaco. Ecco il servizio realizzato:

GIUSEPPE DI TOMMASO

I tanti anni trascorsi alla guida del paese non spaventano il sindaco Giuseppe Di Tommaso, che anzi si ripropone agli elettori con toni animati da grinta e voglia di andare avanti. Continuità e crescita il nome della lista che lo supporta. “Una squadra giovane, rinnovata, all’interno della quale all’esperienza di alcuni veterani si affianca la freschezza dei numerosi esordienti in politica”. Questa, a dire di Di Tommaso, la composizione della lista che lo affianca. “Una lista, incalza il sindaco uscente, il cui punto di forza è la continuità. La certezza di ciò che è stato concretizzato in questi anni. Alla stabilità di un’amministrazione ormai collaudata e che da decenni gestisce la cosa pubblica, si affianca poi lo slancio determinato dalla presenza dei giovani. La capacità di rinnovarsi, mettersi in discussione dando spazio e voce a chi sta esordendo per la prima volta in politica”. In caso di vittoria della lista Continuità e crescita, a dire del primo cittadino che, secondo quanto previsto dalla legge può ricandidarsi in qualità di sindaco per l’ultima volta, “proprio da questo consiglio comunale uscirà il futuro sindaco di Nizza”. Alla domanda “cosa apprezza dei candidati sindaco suoi rivali”, Di Tommaso risponde: “di D’Arrigo apprezzo l’entusiasmo, della Brigandì invece la femminilità”. Proprio sull’importanza della donna in politica, Di Tommaso dichiara: “ho sempre apprezzato il ruolo della donna in politica, in quanto è in grado di fare scelte oculate e di gestire la cosa pubblica in modo utile e ponderato. Non a caso ben 5 candidati consiglieri su 10 e 2 assessori indicati su 4 sono donne”. Riguardo alla lettera aperta indirizzata all’onorevole Cateno De Luca, Di Tommaso dichiara. “ho cercato di porre un freno al clima di tensione che quel tipo di attacco poteva determinare. La corsa alle amministrative deve essere caratterizzata da un clima sereno di confronto civile, maturo e nel rispetto dell’avversario politico. Il fomentare tensioni, contrasti non porta a nulla di buono”. Sul finire dell’intervista, chiediamo al sindaco perché i nizzardi dovrebbero continuare a votare Di Tommaso come sindaco. “perché, conclude il primo cittadino, l’impegno nell’amministrare il paese continuerà forte e rinnovato. Il sole è il simbolo della nostra lista, una lista che guarda ad uno sviluppo all’insegna della stabilità e della crescita”.

GIACOMO D’ARRIGO

“Il futuro non aspetta. Alla convenienza di non mettermi in gioco ora, io ho anteposto il coraggio, la voglia di mettermi in discussione, ed adoperare cuore, tendini, nervi per un unico obiettivo: il cambiamento”. A dichiararlo Giacomo D’Arrigo, candidato sindaco della lista “Cambia Nizza”. “Le motivazioni della mia candidatura, incalza D’Arrigo, sono diverse. Anzitutto l’aver visto scivolare giù, nel baratro dell’indifferenza, il mio paese, vittima di un’amministrazione incapace ormai da decenni di stare al passo con i tempi, ‘smemorata’, ‘sorda’ rispetto alle reali esigenze della popolazione”. Riguardo al criterio utilizzato per scegliere i candidati della lista, D’Arrigo risponde: “nessun candidato è stato scelto. Ciascuno è stato coinvolto in un processo fatto di condivisione, confronto. Un processo ampio ed articolato che ha avuto i suoi naturali tempi di sviluppo. Non si tratta né di un’accozzaglia di partiti né di persone messe lì a caso”. Il candidato sindaco parla di una lista composita che vede al suo interno sia persone con competenze più tecniche, sia persone con competenze pratiche. Alla domanda “cosa prenderebbe dalle altre liste”, D’Arrigo dichiara che “fermo restando il rispetto per tutte le persone che si stanno mettendo in discussione in prima persona, apportando comunque idee, della lista che fa capo a Mimma Brigandì prenderei sicuramente la sfrontatezza. Spesso sia io che Carmelo Campailla, come consiglieri di minoranza siamo stati oggetto di critiche. In verità noi abbiamo sempre fatto il nostro dovere, portandoci le carte a casa, studiandocele, intervenendo in sede di consiglio comunale con i mezzi a nostra disposizione in quanto consiglieri di minoranza. Non abbiamo utilizzato una sfilza di comunicati stampa per fare proclami o quant’altro!”. Riguardo alla lista di Di Tommaso, invece, D’Arrigo dichiara: “della lista ‘Continuità e crescita’ prenderei invece il coraggio. Dopo 35 anni di gestione del paese e messi di fronte a ciò che è agli occhi di tutti, ci vuole coraggio a continuare a presentarsi agli elettori!”. Sempre riguardo alla lista che fa capo a Di Tommaso, D’Arrigo incalza dicendo che “qualora conseguiremo la vittoria elettorale, ciò che mi dispiacerà ereditare saranno i fornitori-concittadini che hanno crediti con il Comune. Come minoranza consiliare avevamo proposto emendamenti al bilancio finalizzati al recupero fondi da incarichi esterni, sprechi amministrativi ed il loro utilizzo per iniziare a restituire ai fornitori il dovuto”. Intorno ai punti di forza della lista, D’Arrigo fa riferimento alle competenze, “dagli agricoltori, ai commercianti, ai piccoli imprenditori, ai tecnici; quanti hanno acquisito competenze concrete e intendono impiegarle nel nostro progetto amministrativo”. Altro punto è poi la chiarezza, la trasparenza, la tempistica, oltre che le idee ben chiare; “non siamo stati messi lì da nessuno. Attraverso il programma che stiamo già diffondendo in paese, e che tutti possono visionare, per ogni obiettivo abbiamo individuato progetti, mezzi, strumenti e tempi di intervento così che gli stessi cittadini possano poi controllare, monitorare il nostro operato ed intervenire”. Sul finire dell’intervista chiediamo perché gli elettori dovrebbero scegliere proprio la sua lista “Non la mia lista, perché Giacomo D’Arrigo fa parte di un gruppo e non abbandona i suoi consiglieri, ma la nostra lista! Scegliate la nostra lista per la limpidezza, l’onesta, la chiarezza nell’agire. Perché non stiamo facendo proclami ma in modo lineare e concreto stiamo mettendo nero su bianco ciò che si può fare e ciò che faremo se vorrete darci la vostra fiducia. Perché il nostro obiettivo è rendere Nizza un paese vivo e vivibile , al contrario di ciò che è oggi”.

MIMMA BRIGANDI’

“La mia candidatura a sindaco nasce dall’esperienza maturata nel corso dei cinque anni da consigliere comunale. Mi sono resa conto dell’inadeguatezza con la quale veniva amministrata la cosa pubblica e della necessità di un’alternativa”. A dichiararlo Mimma Brigandì, candidato sindaco della lista “Libera Nizza”. “L’assenza di programmazione ed il non tener conto delle aspettative dei cittadini, incalza Brigandì, mi hanno portato a guardare ad una nuova opportunità per il nostro paese”. Intorno alla composizione della lista, il candidato sindaco sottolinea che si tratta di un gruppo eterogeneo, costituito sia da persone alla prima esperienza politica, sia da elementi collaudati della vita politica locale. Un modo per amalgamare l’entusiasmo alle competenze acquisite. “Punto di forza del nostro gruppo, dichiara Brigandì, è la coesione. Siamo un gruppo libero, spontaneo, che crede nella necessità di far ripartire il paese. Il programma elettorale presentato agli elettori è stato fatto dall’intero gruppo. Ciascuno, in base alle proprie competenze, è intervenuto, apportando un contributo”. Intorno alla possibilità che l’onorevole Cateno De Luca con la sua presenza abbia potuto mettere in ombra il nome del candidato sindaco della lista, richiamando inevitabilmente i riflettori su di sé, la Brigandì con tono deciso risponde: “No. Né io né i componenti della lista siamo stati messi in ombra. L’onorevole De Luca si è magari mostrato in modo più visibile. Non è però il solo a sostenere il nostro progetto. Oltre a Sicilia Vera, anche Udc e Fli stanno sostenendo il nostro gruppo in modo attivo. Il tutto per offrire la creazione di una Nizza migliore”. Tra le curiosità legate alla lista Libera Nizza c’è quella del nome che richiama alla mente l’attuale esperienza elettorale di Santa Teresa di Riva. “Il progetto, conferma Brigandì, nasce in un’ottica comprensoriale. Quando sono state contattata dall’onorevole De Luca, l’idea sulla quale abbiamo lavorato è stata quella di rilanciare il paese di Nizza in un’ottica comprensoriale. Da qui Libera Nizza”. Alla domanda “cosa prenderebbe dalle altre liste”, il candidato sindaco, dopo una riflessione, risponde: “nel dettaglio nulla. Mi sento però di dire che tutte le persone candidate sono motivate”. Sicuri i toni con i quali la Brigandì parla delle altre due liste. “Di Tommaso, incalza la sfidante, parla di continuità. Bisogna spezzare proprio con il passato per poter cambiare il presente ed il futuro! D’arrigo invece, nonostante voglia proporsi come alternativa, non rappresenta una vera svolta per il paese”. Intorno al dubbio, che tanto ha fatto discutere, sugli assessori designati, la Brigandì risponde: “gli assessori indicati sono due dei tanti sostenitori della lista. Sono stati designati per legge. Se andremo ad amministrare, i due assessore designati si dimetteranno e gli assessori saranno scelti dalla lista. Questo per far partire tutti gli elementi della lista da uno stato di parità”. Sul finire dell’intervista, volgiamo lo sguardo verso alcuni punti del programma. Fra le priorità il risanamento di bilancio. “Il nostro comune ha accumulato debiti pari ad alcuni milioni di euro. Questo è frutto di sprechi e di una mancata programmazione, di interventi improvvisati e casuali senza analisi delle risorse delle capacità economico-finanziarie del comune. E’ nostro intento abbattere gli sprechi con una politica razionale delle risorse e delle spese, riducendo le tasse e migliorando i servizi”. Altro punto del programma la valorizzazione delle risorse locali. “Il patrimonio che abbiamo potrebbe rappresentare un rilancio per l’economia, favorendo la nascita delle strutture turistico-ricettive e delle piccole e medie imprese. Queste ultime potrebbero trovare collocamento nell’area artigianale mai decollata in tanti anni”. In chiusura chiediamo alla Brigandì perché gli elettori dovrebbero scegliere lei. “Ritengo, conclude il candidato sindaco di Libera Nizza, di conoscere i problemi del mio paese. Da consigliere comunale, da donna, da madre, da insegnate entro a contatto con la quotidianità di Nizza, ne vedo le carenze. E poi ascolto la gente. Conosco i problemi e li so affrontare. Io e la mia squadra siamo in grado di dare risposte ai cittadini”.

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