E’ stata fissata per il 14 giugno l’udienza preliminare per l’on. Cateno De Luca in cui il giudice dovrà stabilire se archiviare oppure rinviare a giudizio.
De Luca era stato arrestato il 28 giugno con l’accusa di abuso d’ufficio, tentata concussione e falso per fatti inerenti il comune di Fiumedinisi dove è stato sindaco per 9 anni, fino alle dimissioni dell’anno scorso. Pochi giorni prima di Natale la Cassazione ha accolto il ricorso della difesa annullando senza rinvio la misura cautelare disponendone la cessazione ma sollecitando la magistratura messinese ad accelerare l’iter processuale. A gennaio il deputato di Fiumedinisi era tornato ad occupare il suo seggio all’Assemblea Regionale Siciliana.
In questa tornata elettorale amministrativa l’on. De Luca è impegnato su tre fronti. A Fiumedinisi dove ha suggerito la formazione di due liste che fanno riferimento a lui, a Nizzadove sostiene la candidatura di Mimma Brigandì e figurando come assessore designato, ed a Santa Teresa di Riva dove è candidato sindaco e ha presentato una lista con il suo marchio di fabbrica: Sicilia Vera. Un test su tre fronti per saggiare la sua forza in vista delle prossime elezioni regionali, dopo le note vicende giudiziarie che il deputato definisce “frutto di un complotto”.
De Luca, che è assistito dagli avvocati Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, dopo la “riconquista” della piena libertà non ha perso tempo non lesinando attacchi alla magistratura ed al potere politico a cominciare dagli “utili idioti del Messinese a qualche potente palermitano” (parole testuali).
Ora non resta che aspettare l’udienza preliminare del 14 giugno. Gli avvisi sono stati notificati in questi giorni anche alle presunte parti offese.