20 C
Santa Teresa di Riva
sabato, Ottobre 26, 2024
HomePoliticaCurrò all'attacco dello straniero: lasciatelo a me!

Currò all’attacco dello straniero: lasciatelo a me!

SANTA TERESA DI RIVA – Un 25 aprile celebrato in modo inusuale a Santa Teresa di Riva, già in fermento per la campagna elettorale amministrativa. Ha tenuto un comizio in una piazza insolitamente gremita, vista l’ora (mezzogiorno), l’avv. Francesco Currò, candidato sindaco mancato di Rifondazione Comunista. Ha intrattenuto l’uditorio con la solita retorica e citazioni d’autore sui temi che stanno caratterizzando la politica locale, e a proposito della sua mancata candidatura, ha lanciato un appello all’unità della sinistra (e non solo in ambito locale) affinché si ricompongano le divisioni ed in futuro si dia agli elettori una vera scelta alternativa. Affrontando i temi sul tappeto, Currò, che è stato introdotto sul palco dal segretario del circolo di Rifondazione Comunista di Giardini Naxos, Rodolfo Barbera, ha invitato Alberto Morabito, Carlo Lo Schiavo e Fabio Palella a parlare di programmi e proposte lasciando a lui il compito di duellare con lo straniero (senza mai pronunciare il nome di … Dio invano). “Non fatevi distrarre dalle polemiche, a Santa Teresa abbiamo sempre parlato e fatto politica, la nostra storia ne è il retaggio, in questa piazza si è sempre costruito un paese a nostra misura, non abbiamo lezioni da prendere”. Ha poi suggerito agli amministratori prossimi venturi ad abbandonare l’Ato rifiuti, che ha definito un “carrozzone mangiasoldi male amministrato”, si è offerto di patrocinare gratuitamente assieme il comune per risparmiare sulla voce parcelle, e quindi ha esortato a fare del Palazzo della Cultura un centro propulsivo per la rinascita della città, “altrimenti meglio farci un albergo”. Nel finale il suo affondo: “attenti al voto di scambio, attenti a chi inquina questo voto, attenti a coloro che candidano i propri dipendenti”. E’ stato un fiume in piena Francesco Currò, ma c’era da aspettarselo, vista la caratura e lo spessore del personaggio, quello che ha sorpreso e la pacatezza di certi passaggi, con i quali ha assolto da ogni colpa gli amministratori recenti, da Lo Schiavo a Morabito, difendendoli a spada tratta. Non solo ma nel suo ripercorrere la storia paesana, ha individuato gli snodi cruciali della deriva. Applausi a scena aperta e ripetuti. La conclusione sulle note di “bella ciao” in uno sventolio di bandiere rosse per “la liberazione di Santa Teresa”. Tra i pubblico anche Morabito, Lo Schiavo e Palella e tanti aspiranti consiglieri o assessori, un segnale dell’attesa che c’era per questo comizio. E ne sono stati annunciati altri.

Scrivi un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here

I piu' letti

Commenti recenti

Luca Bennato on Unico: Michael Martini
Maria Grazia Nunzio on Un cimitero per cani e gatti
Giuseppe Di Leo "Accademia Scuderi" Palermo on Judo – Il maestro Corrado Bongiorno orgoglio di Furci 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
P