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domenica, Ottobre 27, 2024
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Santa Teresa, furcese ai domiciliari

Santa Teresa di Riva – Investe un pedone e poi inscena un soccorso. Con l’accusa di sequestro di persona, violenza privata, lesioni personali colpose ed omissione di soccorso, i carabinieri di Santa Teresa di Riva, hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di Francesco Foti, residente a Furci Siculo. Il giovane, la mattinata del 28 gennaio scorso, mentre si trovava a Santa Teresa, in prossimità della piazza Municipio, al volante di una Fiat Punto, effettuando una azzardata manovra di retromarcia, accidentalmente ha investito e provocato lesioni ad una donna romena di 33 anni, insieme alla propria bambina. Successivamente l’automobilista, fingendo di voler portare madre e figlia al pronto soccorso, le ha fatto salire sull’autovettura per poi abbandonarle in una strada secondaria. Prima di fuggire Foti, strappava alla donna il taccuino sul quale aveva annotato il numero di targa dell’investitore. A disporre l’arresto è stato il Gip Maria Teresa Arena. Le lesioni riportate dalla donna, sono state giudicate guaribili dai sanitari in 30 giorni. Nel corso delle indagini, i militari capitanati dal maresciallo Guzzardi, hanno anche acquisito i fotogrammi della scena dell’incidente, riprese da telecamere di sorveglianza di un esercizio commerciale. Le immagini e le descrizioni di alcuni testimoni hanno consentito, agli investigatori, di focalizzare il conducente dell’autovettura. Il 26enne mentre effettuava una retromarcia non si è accorto che la donna, la romena Marilena Anca Kerekes , stava attraversando la strada sulle strisce pedonali con la figlia di sette anni, per cui l’ha investa, travolta e buttata per terra. Nella conferenza stampa tenuta dal capitano Gianpaolo Greco presso la stazione dei carabinieri di S. Teresa di Riva, sono stati dettagliatamente evidenziati i risvolti di questo triste caso, che ha sconvolto tutti i cittadini del comprensorio. La giovane romena è stata salvata dal fratello, raggiunto via cellulare, che è arrivato subito sul posto e che l’ha immediatamente trasportata all’ospedale di Taormina e successivamente al Policlinico di Messina, per le gravi lesioni.Il furcese ha cercato immediatamente dopo l’impatto di crearsi un alibi e tempestivamente ha fatto riparare la Fiat Punto per ingannare gli investigatori, asdesso si trova agli arresti domiciliari, in attesa del processo.

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