Caro Direttore,
approfitto della ospitalità che mi concede per svolgere alcune riflessioni su ciò che avviene in giro. Giorni addietro mi è capitato di vedere riportata su di un quotidiano una frase di Gaetano Martino,messinese, ministro egli esteri ed uno dei padri dell’Europa. La frase era la seguente: “ Il popolo tedesco ha tantissimi pregi e pochi difetti. Peccato che, almeno due volte al secolo,i tredeschi mettano i difetti al servizio dei pregi”. Non voglio evocare fantasmi del passato ( nazismo, caccia agli ebrei, guerre e distruzioni) per dire che quando i tedeschi mettono i pregi al servizio dei difetti accadono cose orribili. Il passato è passato e non bisogna ritornarci sopra se non per ricordare. Qualche giorno dopo mi è accaduto di assistere ad un trasmissione televisiva nella quale gli invitati principali erano un pezzo grosso tedesco ( non saprei se deputato o altro) e dei deputati greci. Il tedesco, con una meticolosità chirurgica che metteva paura ( immaginate uno che Vi parla senza calore e Vi elenca tutti i vostri difetti facendovi sentire molto peggio di quel che siete) spiegava come i greci avessero truccato i conti ( il che è vero), avessero fatto spese folli,( il che è vero), avessero un numero spropositato di impiegati statali ( il che è vero) e concludeva dicendo pressappoco così: “ noi tedeschi ci siamo stancati di mantenervi e, assieme a voi di mantenere gli italiani, gli spagnoli, i portoghesi etc.)” Se il tedesco avesse indossato una divisa militare avrebbe fatto il medesimo effetto. Uno dei due deputati greci, con grande dignità ha ribadito al tedesco che è vero che la Germania ha erogato, in passato, ingenti prestiti alla Grecia ma ha posto come condizione per tale erogazione che la Grecia acquistasse armi tedesche. Avete compreso quanto sono buoni ed altruisti i tedeschi? Da un lato sbandierano ai quattro venti di aiutare la Grecia e all’altro impongono alla stessa Grecia di utilizzare tali risorse non già per ammodernare il paese e fare le riforme necessarie,bensì per acquistare la armi tedesche ed ingrassare sempre di più i grandi gruppi e le multinazionali tedesche. Il pensiero mi è corso subito alla polemica che c’è attualmente in Italia circa l’acquisto di un numero spropositato di aerei per molti miliardi di euro. Anche qui vedete come funzionano le cose: l’Italia riceve prestiti ma la condizione è che acquisti aerei da un consorzio dove i tedeschi la fanno da padroni. Non credo che l’Europa sia e debba essere questa. O chi ha il timone di comando percepisce che così si va dritti sugli scogli oppure in pochi anni dell’Europa Unita resterà un pallido ricordo.
Cosa c‘entra Roccalumera con la Germania e la Grecia?. In realtà nulla,ma il paragone mi è venuto spontaneo pensando alla mia minoranza consiliare che piuttosto che sostenere l’amministrazione nella lotta contro le spese assurde dell’ATO rifiuti, che ci sta mandando tutti in rovina e dalla quale stiamo pensando di uscire velocemente, ogni qualvolta si riunisce il consiglio è dell’avviso che tali somme vadano pagate e non, invece, per come abbiamo fatto, ricorrere ad un Giudice al quale chiedere quanto dobbiamo pagare e non le somme assurde che ci chiede l’Ato, oppure ci ricorda ad ogni piè sospinto che dobbiamo pagare il demanio per l’utilizzo del lungomare. Ma io dico: scusate ma non basta già che provvediamo alla illuminazione del lungomare, alla manutenzione ( scadente per la verità) dell’asfalto, dovremmo pure pagare la tassa di concessione ?.
Ma fateci il piacere! Quel che voglio dire è che nei momenti di bisogno e di difficoltà dovremmo stare tutti uniti e fare fronte contro le assurdità e la mancanza di buon senso: invece da parte di alcuni c’è questa sorta di frenesia di assistere allo sfascio, alla distruzione ed alla rovina. Vorrei dire loro: ma sei ciò avvenisse quale sarebbe la vostra soddisfazione, non verreste travolti anche voi dal disastro? Poi mi consolo dicendo a me stesso: Gianni il mondo è bello perché è vario, percorri la tua strada assieme ai tanti di buon volontà e pedala.
Cordiali saluti.
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA