Ex chiesa Misserio in consiglio ora prevale la non demolizione.

SANTA TERESA DI RIVA – Alla fine è prevalso il buonsenso sul destino dell’ex chiesa di Misserio: non sarà demolita se ci saranno i presupposti per ristrutturala e destinarla ad attività sociali. La soluzione è venuta fuori ieri sera alla fine di una storica riunione del consiglio comunale tenutosi nei locali dell’ex scuola elementare per rendere partecipi i cittadini della borgata sulle decisioni che si andavano a prendere. Erano 83 anni che il consiglio non si riuniva nella frazione e l’attesa non è andata delusa perché all ‘ ordine del giorno c’era una interrogazione sullo stato di pericolo della fatiscente e pericolante vecchia ex chiesa, problema che da oltre 3 anni il consigliere Vittorio Chillemi porta avanti a ritmo serrato. Finalmente dopo un accanito dibattito fra gli addetti ai lavori il sindaco ha ufficializzato che subito dopo la firma che il parroco apporrà sull’atto di donazione, incaricherà l’ufficio tecnico per valutare se demolirla totalmente oppure metterla in sicurezza demolendo il tetto e parte della struttura abbassandola di cinque metri per poi costruire un nuovo tetto. In tal modo la collettività avrà una struttura dove si potranno svolgere attività culturali sociali e sportive. Un po’ quello che avevano proposto l’Archeoclub Area Jonica ed il capogruppo di “Futuro e Libertà”, Roberto Moschella, che nei giorni scorsi con due lettere aperte avevano perorato la causa della ristrutturazione. Assenti i consiglieri Trimarchi, Pinto, Sturiale e Filoramo. Il capogruppo Fli. Moschella, ha “diffidato” il sindaco a firmare l’atto di donazione con la clausola che il Comune di impegna a demolire l’ex chiesa, invitandolo ad acquisirne la proprietà senza vincoli e di individuare le risorse finanziarie per mettere l’immobile in sicurezza e renderlo fruibile in tempi brevi. “Su questi temi chiediamo l’impegno di tutte le forze politiche che hanno come obbiettivo il fare, e non si basino su ipotesi fumosi dai tempi incerti. Alla fine dei lavori i gruppi che costituiscono la maggioranza trasversale si sono dichiarati soddisfatti per avere “salvato” (per ora) il vecchio edificio anche se i consiglieri Saro Caminiti e Pablo Spadaro hanno rinfacciato al consigliere Chillemi di avere perorato in questi anni la tesi della demolizione. Chillemi ha subito respinto al mittente queste accuse.