Del calcio dilettantistico avevamo scritto di tutto tranne che un direttore di gara potesse assurgere agli onori della cronaca non sportiva per aver colpito, sembra con un calcione, un dirigente di una della squadre cui è stato chiamato ad arbitrare. Teatro della vicenda è il comunale “Valentino Mazzola” di Gaggi dove erano di scena le compagini del Città di Gaggi e dell’Alì Terme per disputare l’incontro valevole per la nona giornata del campionato di Seconda categoria, girone F. A fine partita, in una situazione abbastanza confusa, ad un tratto, un dirigente del sodalizio aliese Maurizio Fiumara si è accasciato a terra. A quanto pare, sarebbe stato colpito, in modo abbastanza violento ed inaspettato, dal direttore di gara, Milos Andulayevic, nelle parti intime. Si sono vissuti momenti abbastanza concitati e di apprensione, perché il dirigente aliese non dava segni di ripresa, tanto che è stato costretto al trasporto in ospedale. Intanto, si cercava di fare luce sull’accaduto. Pronto l’intervento anche dei militari dell’arma della locale stazione. Dalle varie testimonianze dei presenti sarebbe emerso che Milos Andulayevic, arbitro della gara, per farsi spazio, al rientro negli spogliatoi, abbia rifilato un calcione a Maurizio Fiumara. Da qui la corsa al nosocomio di Taormina. Solo in tarda serata, il dirigente aliese, è stato dimesso. Cinque i giorni di prognosi diagnosticati dai medici del Sirina. Un evento increscioso che lascia perplessi tutti gli addetti ai lavori. E dire che la Figc e l’Aia a gran voce grida no alla violenza, dopo le vicissitudini delle ultime settimane, sfociate in aggressioni agli arbitri. Adesso, invece, a sfociare violenza è l’arbitro Milos Andulayevic, contestato a fine gare per la sua direzione. Un gesto di violenza che annebbia maggiormente il mondo del calcio dilettantistico. Spesso si predica bene, ma si razzola male. Adesso cosa farà la Figc e l’Aia? Dalle prime indiscrezioni sembra che la società del presidente Pietro Mosca, intenda tutelare il proprio iscritto ricorrendo nelle sedi più opportune.