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lunedì, Novembre 25, 2024
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Incivili e vandali nel parco dell’Agrò

SANT’ALESSIO SICULO – Doveva essere il fiore all’occhiello della Valle d’Agrò, invece, anche per colpa degli immancabili incivili (e dei soliti idioti), sta diventando la più grande pattumiera a cielo aperto tra le tante discariche abusive che costellano la Valle dell’Agrò. E’ il Parco ecologico realizzato sulle due sponde del torrente Agrò e del quale nessuno dei cinque comuni (Santa Teresa, Sant’Alessio, Savoca, Casalvecchio, Forza D’Agrò) riesce a prendersene cura. Purtroppo c’è anche lo scarso senso civico di chi ne usufruisce, parliamo del popolo del weekend o della scampagnata “mordi e fuggi” dell’ultimo ponte di Ognissanti, tanto per rimanere sulla notizia. Il day after per il parco (la foto ritrae la zona di Mantineo a Sant’Alessio) è una sorta di campo di battaglia. Rifiuti, grandi e piccoli, di ogni genere, avanzi di cibo, cartacce e sacchetti di plastica, piatti e bicchieri di carta: tutto l’armamentario che serve per una gita fuori porta, lasciato lì, prima di fare ritorno a casa dopo avere trascorso una giornata all’aria aperta e usufruendo delle strutture del parco. Qualche tempo fa all’Unione dei Comuni era approdata una proposta (del consigliere Picciolo) con la quale si ipotizzava la concessione delle aree del parco a privati per la realizzazione di posti di ristoro, ed i concessionari in cambio avrebbero provveduto alla pulizia. La mozione non è stata manco discussa. Si trascina all’odg da almeno tre mesi. L’Unione potrebbe adottare il parco, provvedendo alle spese di pulizia e piccola manutenzione, sarebbe una soluzione. Invece si pensa alle videoconferenze. Parco abbandonato al suo destino, quindi, perché se è nota la madre (il Pit 13) il padre (i cinque comuni) non lo hanno voluto riconoscere.

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