SANTA TERESA DI RIVA – Un piano straordinario di manutenzione della pubblica illuminazione è stato avviato in questi giorni dal Comune di Santa Teresa di Riva, anche per tacitare le tante proteste che arrivavano quasi quotidianamente a causa del pessimo stato dei pali e delle plafoniere. Ma non è il caso di fare salti di gioia. Difatti la “manutenzione” consiste nella rimozione radicale dei pali usurati ed arrugginiti, senza il successivo intervento di sostituzione di quelli rimossi. Diminuiscono, così, i punti luce in traverse che così restano in penombra se non addirittura al buio, accendendo, è il caso di dirlo, nuove proteste fra i residenti che non accettano questo nuovo metodo del Comune per garantirsi un risparmio energetico e quindi una bolletta meno salata, perché meno punti luce ci sono, meno energia elettrica di consuma. Alla faccia del servizio pubblico, della salvaguardia della incolumità dei cittadini e della sicurezza pubblica, perché spesso un lampione salva qualche caviglia e scoraggia qualche ladruncolo. Comunque bisogna dare atto che l’amministrazione comunale tratta tutti i cittadini allo stesso modo, sia al centro che in periferia, con questi interventi radicali e penalizzanti. Niente figli e figliastri, insomma. In compenso le proteste dei cittadini hanno tutte la stessa intensità. Sembra essere tornati negli anni Cinquanta quando le traverse e le stradine interne erano illuminate (si fa per dire) da una lampadina di pochi watt. Poi vennero gli anni del boom, poi quelli delle vacche grasse: a S.Teresa e nelle frazioni l’impianto elettrico pubblico aveva previsto per le traverse che collegano la nazionale al lungomare, due punti luce. Ora tra guasti e rimozioni forzate ne è rimasto uno solo, ed in alcuni casi limite, manco quello. Se è questa la via per ridurre la spesa energetica, sarà bene che a Santa Teresa di Riva i residenti se ne facciano una ragione. Va da se che questa nota non è diretta alla ditta incaricata della manutenzione, la Di Natale di Santa Teresa, che anzi il proprio lavoro lo fa con diligenza e professionalità, ma a chi ha dato queste disposizioni opinabili.