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lunedì, Novembre 25, 2024
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L’Ato è in liquidazione ma spese e personale sono in aumento

SANTA TERESA DI RIVA – Nonostante sia in liquidazione da gennaio, nonostante molti sindaci dichiarino che gli organici sono sovradimensionati, nonostante un buco in bilancio di dimensioni ancora non quantificate (all’ex gestore Amia, che aveva presentato un contro di 13 milioni di euro, è stato staccato un assegno da 8 milioni in sede transattiva), nonostante che ci siano sindaci che lamentano di avere avuto fatturati sevizi che non sono stati mai resi (l’ultimo in ordine di tempo, Giuseppe Di Tommaso, sindaco di Nizza, “anche quest’anno l’unico servizio svolto in modo sufficiente dall’ AtoMe4 s.p.a. è stato quello della raccolta dei Rsu; invero gli altri servizi previsti dal capitolato speciale d’appalto, che prima l’Amia ed adesso la Società d’ambito hanno l’obbligo di rispettare, non sono stati espletati in maniera sufficiente o addirittura non risultano, a questo ufficio, svolti nei termini contrattuali”) l’Ato4 continua ad assumere, mentre i costi di esercizio aumentano a dismisura ed i sindaci sono costretti a chiedere maggiori oneri ai loro concittadini. Un controsenso testimoniato dai verbali delle assemblee. Nel corso dell’assemblea ordinaria del 19 luglio 2010 convocata per l’approvazione del bilancio alcuni sindaci dichiarano che il costo del servizio “è troppo dispendioso e che il personale dipendente sia sovradimensionato e invitano a procedereall’avvio delle procedure di licenziamento” (Mojo Alcantara) e che “il costo del pesronale è troppo oneroso e che nel suo comune basterebbe un solo operatore”, e che “il numero dei dipendenti è sovradimensionato e che sarebbe opportuno spostare gli operatori residenti in altri comuni” (Graniti). Tutto a verbale. Il 28 gennaio 2011, l’Ato4, perché è di questo che stiamo parlando, viene posto in liquidazione dall’assemblea straordinaria. I tre liquidarori convocano una assemblea straordinaria che si tiene il 28 aprile nel corso della quale viene rideterminato il criterio di ripartizione del costo del servizio per l’anno 2011 contestato dal sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco. Mentre è sempre Di Tommaso che annota “l’importo richiesto dall’ATO negli ultimi anni, anche per servizi di igiene ambientale svolti in maniera incompleta o addirittura insufficiente, risulta triplicato rispetto a quello pagato negli anni 2003/2004/2005, quando il servizio di igiene ambientale era svolto direttamente dal Comune”. Il 6 giugno 2011, l’Ato4 aggiudica l’appalto di amministrtazione lavoro da una sicetà di lavori interinale, la “During spa” che tramite la filiale di Catania il 28 luglio ha proceduto ad assumere a tempo determinato lavoratori con la qualifica professionale di “operatore ecologico”.

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