Sindaci in piazza oggi davanti a Montecitorio per salvare i comuni con meno di mille abitanti dalla cancellazione prevista dall’art. 16 del decreto del 13 agosto. Per la provincia di Messina erano presenti i sindaci di Roccafiorita, mandanici, Limina, Antillo, ongiuffi Melia, Gallodoro, Malvagna, Roccella, Floresta e Frazzanò. Il sottosegretario Letta ha promesso che la norma verrà modificata.
Intanto i comuni siciliani sono al sicuro. Il governatore Raffaele Lombardo ha scritto sul suo blog che la legge nazionale non verrà recepita. “Sono invece fermamente contrario all’ipotesi di abolire i piccoli Comuni. Non si può cancellare una identità, una bandiera, un campanile, una passione, una partecipazione, una storia, una cultura che si sono costruiti talvolta nei secoli. Semmai, per i Comuni, pensiamo a ridurre i consiglieri e gli assessori, non le indennità che sono, in quei casi, non riducibili. Abolire i piccoli Comuni non serve a nulla. So che questi manifesteranno a Roma. Se la competenza, come credo, è nostra, io non farò mai passare una cosa del genere. I Comuni non si toccano: sono una risorsa straordinaria attraverso cui democraticamente i cittadini si ritrovano. Sono convinto che l’elefante Regione, cresciuto a dismisura, blocca e paralizza la vita dei cittadini perché ha centralizzato tutto. Se questi poteri li passiamo ai liberi consorzi, il controllo da parte dei cittadini potrà essere più puntuale, diretto e forte”. Raffaele Lombardo governatore di Sicilia nel suo blog, 25 agosto 2011