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martedì, Ottobre 22, 2024
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Roccalumera “scoppia” la fogna

Roccalumera – Attualmente il paese ospita, tra turisti, forestieri e vacanzieri, circa cinquemila persone, più di quanto sono i cittadini di Roccalumera. Tutti i servizi vanno in tilt, compreso l’impianto fognante, che proprio ieri mattina è esploso sull’arenile, in direzione della chiesa Madonna della Catena. Tutti i bagnanti sono stati aggrediti da un fetore insopportabile, tanto che qualcuno ha preferito chiudere la sdraio e tornarsene a casa. Sul posto sono giunti tempestivamente gli operai del comune, con in testa l’assessore al ramo Massimo Puglisi, che hanno provveduto ad arginare l’enorme pozzanghera di acque nere e chiudere quel tratto di arenile. Per la presenza di tantissimi forestieri è saltato non solo l’impianto fognario comunale ma anche quello del depuratore consortile, sulla sponda sinistra del torrente Pagliara. Anche qui si è provveduto a riparare il danno in tempi brevi. Ogni estate la rete fognante fa i capricci, per cui tempo addietro i consiglieri di minoranza hanno rivolto, per voce del capogruppo Giuseppe Campagna, un accorato appello al sindaco Gianni Miasi per la sistemazione definitiva di questo atavico impianto, che crea ogni estate comprensibili disagi sia alla gente del posto sia ai vacanzieri. Soprattutto per quanto riguarda quello consortile (tra Roccalumera, Pagliara e Furci Siculo) abilitato, venti anni fa, per diecimila persone (tanti sono i cittadini dei tre comuni) mentre d’estate i residenti raddoppiano per cui il depuratore non riesce a smaltire tutte le acque nere e va in tilt. La tubazione quasi sempre “scoppia” all’altezza del torrente Pagliara, trasformando quel quartiere in una sorta di letamaio. Si dice che i soldi per sistemarlo sono pronti, che la Regione dovrebbe accreditarli da un momento all’altro e che il progetto è stato già esaminato. Ma si continua a vivere d’estate nel fetore più assoluto, a contatto con rigagnoli di liquami sparsi sull’arenile e sul torrente. Speriamo che questo problema venga risolto al più presto, perché certamente non rappresenta un buon biglietto da visita per turisti e vacanzieri.

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