SANTA TERESA DI RIVA – Parlare di stabilizzazione dei lavoratori con rapporto di lavoro a tempo determinato, è come toccare un nervo scoperto. Dopo l’approvazione della legge regionale 645/2010, impugnata dal commissario dello Stato, Messineo che chiede il concorso pubblico per l’assunzione, al comune di Santa Teresa di Riva, come in tanti altri comuni della Regione, si sono susseguite le riunioni e gli incontri tra le parti, per mettere a fuoco l’attività da intraprendere. Il Comune di Santa Teresa di Riva, tra l’altro, è stato preso a modello in ambito regionale, perché è l’unico ad avere affidato a contrattisti la responsabilità d’area, in uno dei settori più delicati della pubblica amministrazione, come i lavori pubblici e la manutenzione. Il sindaco Alberto Morabito ed il capogruppo Pippo Arpi hanno fatto il punto della situazione. “Noi stiamo facendo di tutto perché questa complessa legge regionale sul precariato possa essere attuata anche nel nostro comune. Non è una cosa semplice ma noi stiamo affrontandolo con serietà e in due modi. Il primo, quello che riguarda il Comune, siamo impegnati a rispettare il patto di stabilità che è condizione sine qua non per potere fare la stabilizzazione dei precari, un motivo in più, quindi, per avere quest’anno i conti in regola. Abbiamo un confronto continuo con i loro sindacati di rappresentanza, ne abbiamo già tenuti due, ed i nostri funzionari”. — E la pianta organica? “Bisogna lavorare sulla pianta organica e modificare quella che è la dotazione organica dell’ente prima di procedere con ulteriore passo. Siamo fortemente impegnati in questo senso, come abbiamo sempre dimostrato. Voglio solo ricordare che la mia amministrazione, per la prima volta nella storia di questo Comune, ha nominato dei contrattisti responsabili di area, non era mai successo, quindi li abbiamo valorizzati e li stiamo valorizzando. Ad altri abbiamo aumentato le ore”.