VILLABATE – E’ stata una pagina di sport nera quella alla quale abbiamo assistito ieri alle ore 18,30 nella palestra comunale di Villabate, luogo in cui era previsto l’incontro di volley femminile valevole per il turno di semifinale play-off di serie C in chiave serie B . Nel timore di essere sopraffatti dalla tifoseria ospite come già avvenuto nelle due precedenti gare i dirigenti dell’u.s. volley palermo con una serie di atti forzati e con un fare mafioso si sono inventati, in conbutta con l’amministrazione comunale locale una parziale agibilità della fatiscente struttura che sorge nel centro abitato in periferia di Palermo. In pratica è stata chiusa la gradinata ed è stato consentito l’ingresso soltanto a 25 tifosi messinesi, vietando loro l’utilizzo di tamburi, trombette e quant’altro viene utilizzato normalmente in qualsiasi gara sportiva in ossequio alle regole sportive nazionali…ma evidentemente a Villabate si opera secondo usi e costumi “locali”. Non più tardi di tre settimane fa in una gara valevole per la coppa Sicilia contro il Comiso nel corso del tie-break decisivo improvvisamente è calata la luce. Difatto buona parte dei tifosi santateresini è rimasta fuori dal parquet e non ha potuto assistere all’incontro dopo essersi sobbarcati una trasferta di circa seicento chilometri e dopo essersi autotassati per approntare i preparativi sugli spalti. Ci chiediamo se la federazione siciliana Pallavolo ha sposato tali comportamenti e se questa è la politica di avvicinamento dei giovani a questo sport. Tornando all’evento sportivo ( se di sport di può parlare) le ragazze locali dell’u.s. Volley Palermo hanno battuto le messinesi dell’a.s.d. Volley S. Teresa per 3 a 0, parziali 25 a 20,25 a 21 e 25 a 23. La maggiore esperienza e la migliore capacità realizzativa delle atlete locali hanno fatto la differenza nei momenti topici del match con le ospiti che in più occasioni si sono trovate in vantaggio. Determinante la grinta trasmessa dal Coach locale Li Castri che da bordo campo ha suonato la carica alle palermitane, la stessa cosa non si può dire sull’altro versante. Per la cronaca il S. Teresa è sceso in campo con la solita formazione che vede Sonia Camelia e Marcella Scrinieri centrali, Graziana Scilipoti ala, Giulia Leandri palleggiatrice, Irene Ferraro e Alessandra Maccarrone di banda con Rosa Letizia libero. Sono entrate in corso d’opera Andreaa Serban, Valentina Leandri e Antonella Pedale. Il sogno serie B svanisce visto che questa era la gara tre decisiva per l’accesso alla finalissima di domenica prossima. A fine partita il presidente Santo Carnabuci manifesta tutto il suo disappunto “ il comportamento del team locale è antisportivo, io ho saputo solo a fine gara che ai nostri tifosi veniva apposto una sorta di timbro quando uscivano momentaneamente dalla palestra forse lor signori credevano di avere a che fare con degli animali , avrei dovuto fare spostare la sede della partita.” Dispiaciuta e molto rammaricata la migliore in campo tra le ospiti Rosa Letizia che in campo ha recuperato l’impossibile e che dichiara “ il dolore maggiore è per i nostri splendidi tifosi che sono stati meravigliosi anche oggi, noi ci sentiamo in debito nei loro confronti e speriamo prima o dopo di ripagarli per il loro contributo spassionato, per il resto noi paghiamo i nostri errori ma anche il condizionamento esterno con questa farsa della palestra a capacità ridotta, ci tenevamo tanto ad arrivare in finale.”