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lunedì, Novembre 25, 2024
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Forza D’Agrò, lezione di Zichichi

La scienza è nella vita di tutti i giorni, abbiamo il dovere di lasciare a chi verrà dopo un mondo più moderno di quanto non lo abbiamo trovato, portandola nel cuore dei giovani”. Il prof. Antonio Zichichi nella conferenza tenuta a Forza D’Agrò su invito dell’amministrazione comunale, ha stimolato diversi punti di riflessione sullo stato della ricerca scientifica in Italia sostenendo che “il vero motore del progresso scientifico, industriale e civile è la scoperta scientifica” ed ha riproposto la sua concezione: «per fare una scoperta scientifica è necessario arrendersi alla superiorità intellettuale del Creatore di tutte le cose visibili e invisibili”. Di origini siciliane, è nato a Trapani ottantuno anni fa, il fisico è noto presso il grande pubblico per la sua instancabile attività di divulgatore televisivo, resa possibile dalla sua sterminata conoscenza scientifica mai in contrasto con la sua fede religiosa: come scrive in “Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo”, «credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla»; d’altronde «è nel seno della Chiesa di Cristo che ha avuto origine la Scienza». La presenza a Forza D’Agrò dell’illustre fisico, uno dei massimi esponenti della cultura scientifica moderna, autore di importanti scoperte nello studio delle forze fondamentali della natura e direttore e fondatore del prestigioso Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice, ha richiamato nella sala delle conferenze del Convento Agostiniano, rivelatasi, in questa occasione, sin troppo piccola, un uditorio eterogeneo, attento e partecipe. Alcuni degli intervenuti hanno anche sollecitato il prof. Zichichi sul tema attuale del nucleare e la risposta è stata lapidaria: “a mio parere rappresenta l’unica alternativa praticabile per mantenere il livello di benessere al quale siamo abituati” aggiungendo che “tragedie simili a quella di Cernobyl e di Fukushima siano evitabili non solo migliorando la tecnologia”. E su Giovanni Paolo II proclamato beato il 1. Maggio “che ha fatto rinascere la nostra Cultura con i suoi valori e le conquiste della sua Scienza già oggi, all’inizio del terzo millennio”. Ad organizzare l’evento l’assessore al turismo di Forza D’Agrò, Nino Gullotta. E’ intervenuto l’assessore provinciale alla cultura, Mario D’Agostino.

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